Precedenza all’incrocio: questa è una delle colonne portanti del Codice della Strada. Chi infrange questa regola può incorrere in 665 euro di multa.
Ai sensi del Codice della Strada (D.Lgs. 30 aprile 1992, n. 285), è fatto obbligo agli automobilisti di esercitare la massima prudenza in prossimità degli incroci stradali, al fine di prevenire possibili incidenti.
A parte la suddetta regola, ci sono situazioni specifiche in cui il conducente è obbligato a dare la priorità agli altri veicoli in avvicinamento all’incrocio.
L’inadempimento di tali obblighi implica un illecito amministrativo, che può comportare l’irrogazione di una sanzione pecuniaria amministrativa.
Non solo, ma nel caso in cui il conducente causi un incidente non cedendo la precedenza, sarà ritenuto civilmente responsabile nei confronti degli altri veicoli coinvolti nonché dei rispettivi conducenti.
Precedenza all’incrocio: massima prudenza
Per evitare incidenti, è essenziale che i conducenti esercitino la massima prudenza mentre si avvicinano a un incrocio.
Il presupposto alla base delle regole di precedenza agli incroci, così come previste e disciplinate dal Codice della Strada, è che esse sono necessarie.
Quando un’auto si sta avvicinando a un incrocio stradale, la legge richiede sempre il massimo livello di prudenza, anche se non vi è alcun obbligo di cedere la strada. In termini più semplici, la prudenza è sempre obbligatoria.
Anche se si sta guidando su una strada con diritto di precedenza, è importante rallentare quando ci si avvicina a un incrocio stradale per evitare collisioni con altri veicoli; questa responsabilità è necessaria per garantire la sicurezza.
Come conducente, è importante considerare che altri potrebbero non rispettare il codice della strada mentre sono in viaggio.
Quando è obbligatorio
L’articolo evidenzia anche situazioni in cui il conducente è obbligato a cedere il passo all’incrocio. In prossimità di un incrocio stradale, è consuetudine che il conducente che osserva un veicolo in avvicinamento da destra ceda il passo ad esso, salvo istruzioni contrarie.
Nelle situazioni in cui due veicoli stanno per immettersi in un incrocio o le loro traiettorie sono sul punto di incrociarsi, uno di essi è obbligato a dare la precedenza all’altro veicolo proveniente da destra, salvo specifiche indicazioni contrarie.
Tale obbligo, sebbene generalmente applicabile, presenta anche alcuni casi eccezionali che richiedono il rispetto.
Soprattutto per quanto riguarda i conducenti che guidano i veicoli, è necessario che cedano la precedenza.
Se non diversamente specificato, i veicoli che circolano su rotaia devono prestare attenzione quando attraversano linee ferroviarie e tranviarie.
Agli incroci in cui è presente un cartello “cedere la precedenza“, i conducenti devono cedere il passo agli altri veicoli. I ciclisti che utilizzano le piste ciclabili urbane o vi accedono da aree non pubbliche sono inclusi.
Le piste ciclabili sono destinate alla fruizione dei ciclisti, anche se accedono da zone non aperte al pubblico passaggio.
Inoltre, l’articolo 145 comma 5 impone ai conducenti la responsabilità di fermarsi completamente agli stop, anche se non sono presenti altri veicoli.
Ai sensi dell’articolo 37, i conducenti devono fermarsi completamente alla linea di arresto stabilita prima di entrare in un incrocio, se indicato dall’autorità competente e indicato da un apposito cartello.
Indipendentemente dalla presenza di altri veicoli in circolazione, è tassativo rispettare sempre l’obbligo di fermarsi completamente in presenza di segnali di stop.
Le sanzioni
Il Codice della strada prevede l’applicazione di una sanzione amministrativa pecuniaria (multa) in caso di violazione delle regole di comportamento appena viste. In particolare, la sanzione attualmente prevista va da 167 a 665 euro.
In caso di recidiva, ovvero quando lo stesso soggetto compie la medesima infrazione per almeno due volte nell’arco di due anni, oltre alla multa, è prevista la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente da 1 a 3 mesi.
In caso di violazione delle norme, il Codice della Strada prevede l’irrogazione di una sanzione amministrativa pecuniaria, comunemente nota come multa.
La fascia di prezzo che viene attualmente presa in considerazione è compresa tra 167 e 665 euro, in particolare.
Se un soggetto commette la stessa infrazione due volte nell’arco di due anni, può incorrere in una sanzione pecuniaria e amministrativa accessoria di sospensione della patente (1, 2 o 3 mesi).