Secondo l’Agenzia delle Entrate, i debiti ascritti a una persona decadono al momento del suo decesso. Ma quali sono questi debiti?
Secondo le norme stabilite dall’Agenzia delle Entrate, vi è un rischio di decadenza del debito in determinate circostanze.
Si discute spesso della questione delle somme non pagate che si accumulano nel corso della vita di una persona.
In genere, questi importi sono inclusi come parte del patrimonio e dell’eredità di una persona che viene trasmessa agli eredi dopo la loro morte.
Spesso incontriamo situazioni in cui queste somme richiedono un’attenta gestione e considerazione.
Come verificare la presenza di debiti con l’Agenzia delle Entrate
Se non si è sicuri dei propri debiti tributari o si hanno dei dubbi su tasse o fatture non pagate che potrebbero essere state sostenute a tuo nome, il portale ufficiale dell’Agenzia delle Entrate può fare chiarezza sulla situazione con il fisco. L’utilizzo di questa risorsa può rivelarsi prezioso in tali situazioni.
Per confermare se esiste un debito insoluto nei confronti dell’Erario, i privati possono ottenere un estratto conto debiti direttamente dall’Agenzia delle Entrate attraverso il proprio portale online.
Accedendo alla piattaforma web dell’Agenzia delle Entrate con credenziali personali univoche, ogni cittadino ha la possibilità di controllare il proprio stato fiscale, inclusi eventuali pagamenti scaduti dovuti al fisco, come tasse pregresse, multe o bollo auto.
Grazie al portale online dell’Agenzia delle Entrate, controllare lo stato del proprio debito è un processo senza sforzo.
Così facendo si può procedere all’estinzione di eventuali debiti scaduti che non sono stati comunicati correttamente per vari motivi.
Verificare preventivamente la presenza o meno di debiti tributari può impedire al fisco di intraprendere azioni di riscossione forzata, come il pignoramento o l’invio della cartella esattoriale
Inoltre, è possibile richiedere un piano di pagamento più gestibile per i debiti entro determinate tempistiche, come la rateizzazione.
Di solito, quando i debiti non vengono pagati, le cartelle esattoriali vengono consegnate direttamente a casa del cittadino, accompagnate da una RAV che può essere pagata in banca o in posta.
Se si risiede all’estero, i pagamenti possono essere effettuati anche tramite bonifico bancario o home banking.
Tuttavia, possono verificarsi circostanze in cui una fattura fiscale viene inviata per errore al vecchio indirizzo del debitore, lasciandolo all’oscuro dell’esistenza del debito.
Anche così, se il pagamento non viene effettuato, l’amministrazione finanziaria calcolerà comunque gli interessi e le relative sanzioni al debito fino a quando avverrà la sua estinzione.
Quando decadono i debiti al momento del decesso
In genere, è responsabilità degli eredi designati determinare se assumere o meno i debiti insoluti del defunto come indicato nel testamento.
Per legge, per ricevere l’intero patrimonio ereditato, gli eredi devono ereditare anche i debiti insoluti. In alternativa, gli eredi possono scegliere di rinunciare a tutti i beni inclusi nel testamento trasferendo i propri diritti.
Tuttavia, una domanda che non viene affrontata spesso è cosa si verifica quando non ci sono eredi che ereditino i beni del defunto al momento della loro morte.
Le circostanze che circondano questo caso particolare sono notevolmente diverse in quanto, nel caso di eredi mancanti, non c’è nessuno che si assuma la responsabilità di saldare i debiti maturati dall’individuo in questione durante la loro vita.
Pertanto, tali debiti rimangono inalterati negli atti dell’Agenzia delle Entrate e possono essere eventualmente soggetti a prescrizione e quindi assolti.
In alternativa, c’è un’altra linea d’azione da considerare per quanto riguarda i debiti che scadono in presenza oppure in assenza di potenziali eredi.
Nel caso di debiti che si estinguono alla morte del debitore, sussistono sanzioni di natura amministrativa o anche denunce penali di responsabilità personale.
Inoltre, si segnala che in questa categoria devono essere considerate anche le multe relative a violazioni del codice della strada, tasse e infrazioni amministrative o penali.