La domanda che oggi vi facciamo è: si possono trasformare le alghe in mattoni? La risposta è “Sì”. Infatti questo un qualcosa che è riuscito a fare SargaBlocks. Ma vediamo insieme di cosa stiamo parlando.
Come riuscire a dar vita ad una soluzione sostenibile avvalendosi dell’aiuto di SargaBlocks? Basterà utilizzare dei materiali ecologici capaci di rendere Green ogni casa.
In molti si chiedono come potrebbe essere possibile riutilizzare gli scarti del mare trasformandoli in un materiale per l’edilizia. Una domanda che si è posto anche un giardiniere messicano, Omar de Jesús Vazquez Sánchez, il quale ha trovato un modo per riciclare le alghe, andando a trasformarle in un qualcosa di duraturo nel tempo e, soprattutto, di eco-sostenibile.
Egli infatti è stato in grado di dare una nuova vita a tali rifiuti, trasformandoli in materiali ecologici da costruzione.
Spesso infatti capita che i turisti si lamentino per enormi cumuli di alghe che si presentano sulle spiagge del Messico, degli elementi di scarto che emanano anche un cattivo odore e che non sono adatti con l’ambiente turistico in cui si trovano.
Omar è stato in grado di vedere del potenziale in questa situazione. Infatti, se solo si pensa che i numerosi governi della zona hanno provveduto all’eliminazione di circa 40.000 tonnellate di questo materiale, è scontato riuscire a ricavarne un tipo di ricchezza.
Si tratta infatti di un’operazione, quella dei vari governi, che indica anche un notevole costo. In ogni caso, non si può fare altrimenti in quanto l’odore che tali rifiuti marini emanano somiglia molto a quello di un uovo marcio.
Omar, prendendo questo materiale così che non potesse essere sprecato, ha provato a cambiargli destinazione trasformandoli in blocchi da utilizzare per le costruzioni che prendono il nome di Adobe.
Si tratta infatti di un impasto composto da sabbia, argilla e paglia che è stata essiccata all’ombra. Con questa idea ha dato vita ad un’azienda che prende il nome di SargaBlocks e che si occupa di produrre questi mattoni innovativi.
Questi inoltre hanno ricevuto addirittura un riconoscimento da parte del programma di sviluppo delle Nazioni Unite in quanto visti come una soluzione ecosostenibile e ingegnosa.
Si tratta di una notizia accolta a braccia aperte per la messa in opera delle case Green le quali devono essere realizzate con i materiali sostenibili.
Usare questi scarti che provengono dal mare, dà la possibilità di ottenere una risorsa che durerà per sempre e che rende più forte la ricerca di soluzioni sostenibili in un periodo in cui si sta cercando, in ogni modo, di salvaguardare l’ambiente.
Senza dimenticare a quanto risparmio si riesce ad ottenere attraverso l’uso di tali prodotti. Infatti, andando a riutilizzare questo materiale e lavorandolo ancora una volta, i governi risparmiano molto denaro per lo smaltimento.
Era il 2015 l’anno in cui Omar si è inserito in questo settore andando a ripulire più o meno 21.000 tonnellate di alghe che sono state poi riutilizzate.
Dopo essersi spostato negli Stati Uniti e, in seguito, in Messico, è riuscito a trovare lavoro come giardiniere e subito si è accorto dell’immenso potenziale di questo prodotto.
Infatti, soltanto nel 2021 sono state utilizzate circa 6.000 tonnellate di sargasso per creare i blocchi i quali sono stati sfruttati per costruire strutture, inizialmente in Messico, molto più precisamente a Jalisco e poi nel resto del mondo.
Infatti in molti sono coloro che vanno alla ricerca dei SargaBlocks proprio per le loro caratteristiche.
In base ad una stima fatta, pare che i blocchi possano durare circa 120 anni. Omar inoltre ha voluto anche donare 400 Casas Angelitas, questo il nome di tali strutture poiché realizzate esclusivamente con SargaBlocks, e indirizzate a tutte quelle famiglie che versavano in una situazione di difficoltà e che non avevano una casa.
Lo scopo infatti è quello di sfruttare dei materiali organici inquinanti attraverso dei materiali di scarti così che si possa dar vita ad un materiale innovativo e che duri nel tempo.