In che modo riuscire ad ottenere un rimborso nel momento in cui un volo aereo è stato cancellato? Ecco la guida da seguire.
Tra non molto gli italiani inizieranno ad organizzare le proprie vacanze. Quindi saranno sempre di più le persone che affolleranno gli aeroporti, dei luoghi da cui partiranno tutti i turisti. A causa dell’enorme afflusso, potrebbe capitare che gli aeroporti, poiché non sono in grado di gestire questa situazione, potrebbe trovarsi a fare i conti anche con la cancellazione di alcuni voli.
Capita quindi che i passeggeri siano costretti a stare seduti per ore intere in aeroporto aspettando l’arrivo del volo in ritardo o nell’attesa di trovare una soluzione per quel volo cancellato.
Una situazione che si aggrava ancora di più se si pensa ai numerosi bagagli smarriti o danneggiati che si trovano persi tra i vati rulli trasportatori o a tutti quei disagi che nemmeno le compagnie aeree riescono a risolvere.
Quindi, nel caso in cui avete già provveduto l’acquisto del biglietto aereo e non avete idea di come gestire tutti i probabili disagi aerei, ecco che entrano in gioco le informazioni che stiamo per darvi.
I diritti di cui godono i passeggeri nel momento in cui si verificano dei problemi con un volo, sono descritti nella Normativa Europea numero 261/2004 che stabilisce quali sono i diritti dei viaggiatori nel momento in cui il volo è stato cancellato o ha subito un ritardo.
Una norma che afferma che: tutti i voli di linea in partenza da o verso un aeroporto europeo e che è stato cancellato o ha subito un notevole ritardo, dà diritto ad un rimborso che potrebbe essere di 250, 400 o €600 per passeggero.
L’ente che si occupa di sorvegliare sull’applicazione del regolamento e l’ENAC, ossia l’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, il quale, tramite la pubblicazione di quella che è “la Carta dei diritti dei viaggiatori” racchiude tutti i diritti di cui godono i passeggeri.
Potrebbe accadere che la compagnia aerea si metta in contatto con i viaggiatori solo alcune ore prima del ritardo del volo, un volo che poi soltanto in aeroporto si scoprirà essere stato posticipato ancora di più o addirittura cancellato.
Ci sono casi in cui si viene a conoscenza, direttamente nell’aeroporto, di problemi riguardo alla partenza. Ma come bisogna muoversi in questi casi?
La prima cosa da fare in queste situazioni è quella di mettersi l’anima in pace e capire che si tratta di una situazione che si risolverà con tempi molto lunghi.
Dopo aver capito questo, dovrete iniziare a chiedere informazioni al personale e comprendere la motivazione che si nascondono dietro al ritardo o alla cancellazione del volo.
In questo modo potrete verificare se ci sono o meno i presupposti per ottenere un rimborso. Il reclamo potrà essere avanzato prima di tutto verso la compagnia aerea.
Nel momento in cui non si riceve nessuna risposta nel corso del 6 settimane successive, è possibile procedere al reclamo presso l’ENAC.
Il compito di questo organismo è quello di svolgere un ruolo di coordinamento tra i protagonisti della problematica che si è creata in aeroporto.
Inoltre, visto che le richieste sono molte, il rischio che si potrebbe correre è quello di trovarsi di fronte a lunghi tempi di attesa.
Tra le varie ipotesi che si presentano in un aeroporto, vediamo quelle più comuni per le quali spesso si chiede un rimborso.
Nel caso in cui il ritardo è maggiore di 5 ore e si prende la decisione di non continuare con il viaggio. In questo caso si può richiedere il rimborso del biglietto aereo attraverso la compilazione di un modulo online che dovrà essere completato entro e non oltre sette giorni successivi.
Se invece il ritardo è superiore alle 3 ore, i viaggiatori potranno ottenere assistenza immediata all’interno dell’aeroporto avvalendosi di numerosi benefit tra cui:
Nel caso in cui il ritardo è maggiore alle 5 ore e il passeggero prende la decisione di rinunciare alla partenza posticipata, potrà ottenere anche un biglietto di ritorno per il posto da cui ha iniziato il viaggio.
In base a ciò che stabilisce la Normativa Europea, nel caso in cui il ritardo aereo non dipende da circostanze esterne le quali non si potrebbero evitare in nessun modo, il passeggero può ottenere un risarcimento fino alla cifra di €600.
Se la situazione è questa, il risarcimento potrà essere fatto entro e non oltre due anni dalla data prevista del volo.
Visto che sono numerose le problematiche ci sei verificano all’interno di un aeroporto, potrebbe capitare che i tempi di risposta siano molto lunghi. Inoltre, non si esclude il fatto che alcune compagnie scelgono proprio di ignorare la richiesta del passeggero.
Solo nel momento in cui si chiede aiuto ad un ufficio legale e andando a promuovere una causa giudiziaria, il reclamo verrà preso in considerazione.
A questo riguardo, sono sempre di più i servizi online tra cui No Problem Flight che hanno il compito di gestire per il passeggero ogni pratica, al fine di ottenere il rimborso.
Per effettuare la richiesta, sarà necessario accedere al servizio on-line ed effettuare la compilazione del rimborso aereo così da scoprire poi la cifra che spetta come risarcimento.
Si tratta di un servizio che, dopo aver fatto ottenere il rimborso al passeggero, si dovrà dare una piccola percentuale per coprire le spese di gestione, una piccola spesa che sicuramente varrà la pena pagare anche perché eviterà di fare i conti con una pratica burocratica lunga e complicata.