Prende il nome di eco- ansia, un fenomeno che influisce molto sulla nostra salute mentale. Un fenomeno strettamente legato al cambiamento climatico. Ma di cosa stiamo parlando?
Qual è il giusto trattamento da seguire prima che le conseguenze siano irreversibili? In che modo comportarsi per non cadere vittima dell’eco- ansia? Delle domande a cui cercheremo di dare risposta nelle prossime righe.
Lo studio che ha svelato le conseguenze del cambiamento climatico sulla nostra mente
Il cambiamento climatico preoccupa moltissimo sia i giovani che i meno giovani e, da un sondaggio del 2021, si evince che la maggior parte delle persone che hanno partecipato, hanno provato una serie di sentimenti quali senso di colpa, tristezza o rabbia, per alcuni anche ansia.
Quest’anno, l’Università di Bath ha pubblicato i risultati relativi alla sua ricerca sul clima intervistando circa 5.000 persone.
Il risultato è stato chiaramente allarmante, in quanto il 44% degli studenti e del personale ha dichiarato di essere “estremamente preoccupato” e la restante percentuale ha riferito di essere “molto preoccupati“.
Valutando i due dati ci accorgiamo che la preoccupazione è in costante crescita.
Il fenomeno che stiamo si sta diffondendo a macchia d’olio prende il nome di eco-ansia, una patologia di cui soffrono tante persone.
Vediamo con i nostri occhi quali effetti ha il cambiamento climatico, a partire dalla siccità fino alla mancanza di cibo, senza tralasciare le inondazioni e i vari fenomeni estremi tra cui trombe d’aria e disastri ambientali.
Il clima impazzito si fa sentire sulla mente umana
Ognuna di queste calamità portano ad una preoccupazione generale sia sulla crisi climatica che ambientale.
La paura che prende il sopravvento nella nostra mente è che sia tutto sempre più pericoloso e che le cosa vadano via via peggiorando.
Infatti, psicologi e psichiatri stanno vedendo un aumento significativo al punto da considerare tale situazione come una profonda crisi sociale.
L’angoscia che ne deriva è travolgente e dobbiamo trovare nuovi metodi per risolverla o quanto meno gestirla, valutando che l’ansia potrebbe essere una risposta positiva alla situazione.
Gli psicologi hanno offerto delle direttive di massima utili per poter superare i momenti difficili.
A questo riguardo, la prima valutazione che fanno è quella di riconoscere quando le emozioni sono al limite. E’ importante sapere come gestire l’ansia, peraltro positiva, piuttosto che negare l’evidenza per potersi difendere.
Minimizzare la situazione o dare la colpa agli altri non aiuta ad affrontare la situazione e quindi non permette di trovare una soluzione risolutiva.
Un altro consiglio che deve essere seguito per raggiungere uno stato di benessere, è riconoscere che sentirsi in ansia è normale e può incentivare diversi cambiamenti nella nostra vita tra cui il mangiare meno carne o cercare di trovare soluzioni eco sostenibili per viaggiare.
Ricordiamoci che non si è soli in questa situazione e che l’unione delle persone può ulteriormente dare una spinta al cambiamento, un cambiamento che non sarà facile né da attuare né da accettare.
L’ansia e la preoccupazione potranno anche sopraffarci in alcuni momenti, ma è importante pensare che, cambiando stile di vita, riusciremo a rendere migliore la qualità dell’aria e dell’ambiente che ci circonda.
Anche a livello politico sono necessari cambiamenti e la pressione che la gente, unita verso un atteggiamento risolutivo, potrebbe trovare la soluzione e quindi capire qual è la cosa più utile da fare.
Ricordiamoci sempre che il motivo per cui ci viene l’ansia; ci vogliamo bene e amiamo la vita per cui dobbiamo preoccuparci di prendercene cura e connetterci con gli altri.