Il 16 giugno scade la prima rata dell’IMU. Per alcune persone non è obbligatorio pagarla. Andiamo a vedere chi è esente.
Tra poche settimane si concluderà l’iter della prima rata IMU, che è l’imposta municipale unica.
Tale imposta, che nel 2012 ha sostituito l’ICI, ha un importo diverso a seconda dello specifico comune in cui viene riscossa. Tuttavia, deve aderire a determinate linee guida stabilite dallo Stato.
Il pagamento dell’IMU è suddiviso in due rate. La prima rata deve essere pagata entro il 16 giugno e la seconda rata o il saldo entro il 16 dicembre di tutti gli anni.
Tra i contribuenti tenuti al pagamento dell’IMU figurano i proprietari, i locatori di fabbricati, i titolari del diritto reale di usufrutto od uso, aree edificabili e terreni agricoli.
Inoltre, sono tenuti al pagamento dell’IMU anche coloro che possiedono immobili classificati come seconde case, indipendentemente dal fatto che vi risiedano o meno per alcune settimane all’anno.
Sebbene l’IMU richieda il pagamento in due rate, esistono alcuni gruppi di persone e tipologie di beni che sono esentati da tale obbligo.
Quindi, chi sono le persone fortunate e le proprietà che sono esenti da questa tassa? Esploriamo e scopriamo.
Prima rata dell’IMU: chi non deve pagarla
Come previsto, il 16 giugno scadrà il primo versamento dell’IMU, mentre il 16 dicembre scadrà il secondo versamento.
L’importo complessivo di ciascuna rata è subordinato al valore catastale dell’immobile in questione, nonché all’aliquota stabilita dal Comune di riferimento.
È imperativo che questi pagamenti vengano effettuati, poiché in caso contrario potrebbero essere applicate misure punitive e interessi sul pagamento iniziale.
Al contrario, se il secondo pagamento non viene effettuato, le implicazioni sono notevolmente più gravi, inclusa l’iscrizione a ruolo e l’eventuale riscossione coercitiva.
L’IMU non è un obbligo per tutti i contribuenti. L’imposta non è applicabile se l’immobile è residenza primaria o prima casa.
Per qualificarsi, la proprietà deve essere registrata come residenza del privato nel comune o deve viverci quotidianamente.
Inoltre, l’immobile non può essere qualificato come immobile di lusso, designato dalle categorie A71, A/8 e A/9, identificate come ville, residenze signorili o castelli.
Le categorie esentate
L’IMU non va pagata sulle seguenti tipologie di immobili:
- appartenenti a cooperative edilizie;
- assegnati ai coniugi all’indomani dalla separazione, del divorzio o dell’annullamento matrimoniale;
- le case popolari;
- dei cittadini italiani che non risiedono in Italia;
- che appartengono alla Chiesa e vengono usati per culto;
- che appartengono agli anziani che risiedono in case di cura;
- che appartengono alle Forze Armate regolarmente in servizio.
In casi specifici, l’esenzione dal pagamento dell’IMU è stata introdotta dalla Legge di Bilancio 2023.
Se il proprietario ha sporto denuncia all’autorità giudiziaria e ha comunicato al Comune i requisiti per l’esenzione dall’IMU, solo allora possono essere considerate in primo luogo le abitazioni occupate abusivamente.
Un’eccezione al pagamento dell’IMU è concessa per gli immobili posseduti dall’Accademia Nazionale dei Lincei.
Vale la pena notare che questa esenzione include gli edifici che non sono utilizzati per scopi istituzionali.
L’esenzione dal pagamento dell’IMU è stata estesa agli immobili resi inagibili a causa dell’attività sismica verificatasi in Emilia Romagna, Lombardia e Veneto nel 2012, oltre al Centro Italia nel 2016. Si tratta essenzialmente di un ampliamento dell’esenzione esistente.