Se si stacca un pezzo di intonaco dal balcone, chi dovrà pagare gli eventuali danni a cose o persone? Vediamo cosa dice la legge in merito.
Per comprendere correttamente le regole in gioco, è importante iniziare con una chiara definizione di ciò che costituisce un balcone sporgente o aggettante.
Nello specifico, un balcone sporgente è qualsiasi struttura che si estende verso l’esterno dalla facciata di un edificio e comprende diversi componenti, come una superficie di calpestio, stangone, facciata, ringhiere e soletta.
Questi balconi sono di competenza del proprietario dell’edificio, che ha il compito di provvedere alla loro manutenzione.
A causa della loro costante esposizione agli agenti atmosferici, i balconi sono soggetti a deterioramento nel tempo.
Ciò può essere attribuito a elementi naturali come pioggia, neve e sbalzi di temperatura che possono alterare le condizioni del materiale del balcone.
Ci sono vari segni di degrado che sono visibili sulla superficie, tra cui crepe nel muro, distacco dell’intonaco e, nei casi più gravi, l’esposizione del ferro.
Quando un balcone è danneggiato, c’è la possibilità che cadano detriti come calcinacci o intonaco.
Inoltre, se l’intonaco si stacca da sotto il balcone, quali sono le conseguenze? Chi deve risarcire gli eventuali danni inflitti agli astanti? È necessario esaminare le normative di legge per rispondere a queste domande.
La conservazione delle condizioni del balcone è fondamentale per la sicurezza delle persone. Se i balconi non vengono mantenuti, c’è un rischio imminente che si verifichino eventi tragici.
La possibilità che l’intonaco cada in un dato momento rappresenta una minaccia sia per le persone che per gli oggetti.
In caso di danno a chi spetta il risarcimento? È fondamentale notare che le conseguenze della caduta dell’intonaco dai balconi hanno implicazioni sia penali che civili.
L’osservanza dell’articolo 2053 è necessaria in relazione alle disposizioni del Codice civile, il quale recita quanto segue: “Il proprietario di un edificio o di altra costruzione è responsabile dei danni cagionati dalla loro rovina, salvo che provi che questa non è dovuta a difetto di manutenzione o a vizio di costruzione”, si legge nel testo.
Pertanto, è responsabilità del custode dell’immobile vigilare sulla sua manutenzione e rispondere di eventuali danni subiti da terzi.
Il proprietario è tenuto a garantire che l’immobile sotto la sua custodia sia ben mantenuto, monitorato e rispondere personalmente per ogni indennizzo dovuto a terzi per eventuali danni da esso derivanti.
Quando si considerano le implicazioni penali, è l’articolo 677 che fornisce chiarezza. Secondo il testo, se un proprietario di edificio non effettua le riparazioni necessarie per eliminare potenziali pericoli, può essere soggetto a una multa che va da 154 a 929 euro.
Inoltre, se l’edificio rappresenta un pericolo per la collettività, il proprietario può scontare fino a sei mesi di reclusione per il reato di omissione nell’affrontare lo stato di pericolo dell’edificio.
In caso di distacco di un pezzo di intonaco è fondamentale identificare il soggetto avente diritto al risarcimento del danno che ne deriva.
Se il distacco avviene su un balcone che si considera componente non qualificato della facciata del condominio, la responsabilità del risarcimento dell’eventuale danno è a carico del condominio.
Nel caso in cui il pezzo di intonaco che si stacca da un balcone non qualificato come elemento integrante della facciata del condominio, a risarcire il danno sarà il singolo proprietario.