Giugno inizierà col botto con l’arrivo dell’assegno unico, che verrà erogato a determinare categorie di persone. Vediamo a chi spetta questo maxi importo.
Senza dubbio, possiamo finalmente fornire una risposta definitiva in merito alla data del prossimo pagamento individuale di maggio.
Attualmente ci sono famiglie che rimangono in attesa di ricevere la paga mensile per il mese in corso, e sono perplesse sulla causa di questo ritardo.
L’INPS, come si legge in un messaggio del 26 maggio 1947, ha delineato diverse circostanze che potrebbero richiedere un ricalcolo dell’assegno unico. Il messaggio non fornisce un elenco esaustivo, ma dettaglia le situazioni più diffuse.
Il pagamento per il settimo e l’ottavo mese di gravidanza sarà determinato dal valore ISEE presentato entro 120 giorni dalla nascita del bambino.
Per chi non lo avesse ancora percepito con il conguaglio di febbraio, gli importi dovuti per gennaio e febbraio 2023 aumenteranno per effetto del riconoscimento della rivalutazione legata all’aumento del costo della vita.
I versamenti effettuati sulla base dei valori ISEE del nucleo familiare possono essere ritenuti non validi dall’INPS competente qualora riscontrino difformità nella correttezza dei dati forniti.
Dopo il 31 dicembre 2022 i CAF possono effettuare i conguagli derivanti dalle operazioni ISEE 2022.
Il recupero della maggiorazione per i genitori lavoratori di cui all’articolo 4, comma 8, del decreto legislativo n. 230/2021, non sarà applicabile per i nuclei monoparentali salvo che siano vedovi, in quanto questi ultimi continueranno a percepire il sussidio per un periodo di cinque anni dalla morte del genitore lavoratore.
Saranno rideterminati gli importi dovuti per il riconoscimento delle maggiorazioni per disabili attuato dal decreto-legge 21 giugno 2022 (n. 73), poi convertito con modificazioni dalla legge n. 122 del 4 agosto 2022.
Gli importi relativi alle famiglie numerose e ai figli nati dopo il secondo dovranno essere ricalcolati.
Il ricalcolo del Reddito di Cittadinanza (RdC) per i nuclei familiari comprende l’adeguamento dell’assegno unico e la determinazione dell’importo dovuto al genitore non compreso nel nucleo familiare ISEE del minore, ai sensi dell’articolo 7 del decreto legislativo n. 230/2021.
Per le domande di Contributo Unico presentate entro il 30 giugno 2022 e ISEE presentati entro la stessa data, gli importi riconosciuti saranno calcolati con l’importo minimo di 50 euro per i figli minorenni e di 25 euro per i figli maggiorenni, sotto forma rateizzata.
Coloro che rientrano nelle casistiche sopra elencare sono abilitati alla ricezione dell’assegno unico, che potrebbe sorprendere qualcuno e deludere qualcun altro.
È stato previsto che per la maggior parte dei casi in cui l’importo dell’assegno unico è stato modificato per conguagli, chi non l’ha ancora percepito avrà diritto ad un incremento.
L’Inps ha confermato che:
Tuttavia, va notato che si tratta di un gruppo ristretto, poiché in quasi tutti i casi non sono state registrate variazioni nel conguaglio e tali famiglie hanno ricevuto regolarmente l’assegno unico tra il 10° e il 20° giorno del mese.