Non è raro trovare un ristorante senza il POS. Se un cliente esige ugualmente di pagare con la carta, quali sono le conseguenze?
Non è raro imbattersi in un ristorante che non accetta metodi di pagamento elettronico, anche se è obbligatorio per legge per tutti gli esercizi pubblici e commerciali.
Nonostante l’obbligo sia in vigore ormai da quasi dieci anni, alcuni ristoratori non offrono ancora la possibilità di pagare con carta di credito o bancomat.
Dallo scorso anno chi rifiuta i pagamenti elettronici è soggetto a una penale obbligatoria di 30 euro, a cui si aggiunge il 4% dell’importo totale, indipendentemente dall’ammontare.
Quindi cosa fare quando ci si trova di fronte a un sistema POS non funzionante o assente e nessun altro mezzo per pagare il conto?
È lecito andarsene senza pagare? Durante una recente intervista, l’avvocato Elia Ceriani sottolinea l’importanza di valutare ogni singolo caso e fornisce approfondimenti sui diritti e le responsabilità sia dei clienti che dei commercianti.
Ristorante senza il POS, cosa fare?
In determinate circostanze, un ristorante che in genere accetta pagamenti tramite POS potrebbe non essere in grado di farlo a causa di difficoltà tecniche.
In tali casi, è responsabilità del gestore del ristorante chiedere ai propri clienti se desiderano procedere con il pasto e pagare in contanti o andarsene.
“Per ottemperare al Codice del Consumo, che disciplina il contratto di ristorazione, il ristoratore deve comunicare chiaramente ai propri clienti tali disagi, sia attraverso la segnaletica all’ingresso che al momento dell’ordinazione. Il rispetto dei principi di buona fede, correttezza e lealtà è fondamentale per il buon andamento delle attività commerciali, e ciò include anche la comunicazione ai clienti di eventuali disservizi”, afferma dall’avvocato Ceriani.
E se il guasto è solo temporaneo?
Consideriamo uno scenario in cui la terminale POS non funziona correttamente, impedendoci di effettuare il pagamento quando necessario.
Questo è un problema comune che può verificarsi a causa di problemi di rete, tra le altre cose.
In tale situazione, la risoluzione è lasciata alle parti coinvolte. Se il cliente non ha contanti a portata di mano, può suggerire metodi di pagamento alternativi come bonifici istantanei o pagamenti elettronici, come Satispay.
È importante notare che il ristoratore non può costringere il cliente a recarsi presso un bancomat, né può trattenerlo se si rifiuta di pagare.
Tuttavia, se il cliente sceglie di partire con la promessa di pagare più tardi, il ristoratore può chiedere i suoi dati personali per tutelarsi e agire in giudizio in caso di mancato pagamento di quanto dovuto.
In sintesi, andare via senza pagamento non è un’opzione e il pagamento deve essere effettuato alla fine.
E se il POS non è presente?
In ogni situazione, è indispensabile pagare per i servizi resi dal ristoratore. Anche se il ristorante non è munito di dispositivo POS, è comunque necessario pagare per il servizio ottenuto.
Secondo l’avvocato Ceriani, il ristoratore ha il diritto di esigere il pagamento per i propri servizi e persino richiedere informazioni personali e agire in giudizio se necessario.
Nel caso in cui il ristorante non disponga di un POS, le autorità devono essere informate per svolgere indagini approfondite e imporre sanzioni adeguate.