Brutte notizie per i cittadini e le relative pensioni INPS, in particolare per quelli nati in determinati anni, che potrebbero avere sgradevoli sorprese.
L’argomento pensioni è uno dei temi più caldi da sempre, e i Governi che si sono succeduti in questi anni hanno cercato a più riprese, senza riuscirci, va detto, di migliorarne il sistema. Sfortunatamente, alcune riforme hanno portato a un innalzamento dell’età pensionistica e l’abbassamento degli importi, ed è naturale che ciò abbia causato non poco malcontento. Ora, a causa di alcuni fattori, per certi i nati in certi anni la situazione diventerà ancora più drammatica.
Fino al 1995 il nostro Paese si basava su un sistema retributivo, ovvero la pensione si basava su quanto percepito nel corso della vita lavorativa, in particolare sugli ultimi anni, e veniva erogata per l’80% del valore dell’ultimo stipendio. Con la Riforma Dini, tuttavia, si è passati al sistema contributivo, per cui la somma da erogare si basava invece sui contributi versati durante gli anni di lavoro, venendo rivalutata in base all’inflazione ma risultando decisamente inferiore a quella precedente.
Oggi si può richiedere la pensione di vecchiaia a 67 anni, età bloccata fino al 2024, purché si abbiano maturato almeno 20 anni di contributi. Purtroppo, per alcune persone nate in una fascia di anni, ciò comporterà una diminuzione dell’assegno da parte dell’INPS. Perché questo cambiamento?
Pensioni: i nati in questi anni avranno un assegno più leggero
A causa dell’inflazione e della situazione economica del Paese, sfortunatamente i futuri pensionati hanno il concreto rischio di ritrovarsi con una pensione ai minimi termini, insufficiente per vivere con serenità gli ultimi anni di vita. Questo a causa di un innalzamento del costo della vita e di salari non coerenti, oltre che di contratti atipici e provvisori. Sarà proprio la Generazione X, a subirne per prima le conseguenze.
Stando a delle stime, basandosi su uno stipendio medio, purtroppo queste persone dovrebbero ricevere un trattamento pensionistico molto basso rispetto a quanto ritenuto il minimo per poter vivere senza crucci. Si tratta di una somma che chi deve anche pagare un mutuo o un affitto, non copre nemmeno la spesa settimanale al supermercato. Parliamo infatti di circa 750 Euro al mese, una cifra che rende l’idea di quanto drammatico sarà lo scenario, a meno che non si faccia qualcosa in merito il prima possibile.
Qual è la fascia d’età che rischia di avere una pensione più povera
Saranno i nati tra il 1965 e il 1980 a rischiare maggiormente, ovvero i pensionati futuri più prossimi. Questo a causa dei salari rimasti invariati negli ultimi anni, e che ci hanno fatto ottenere il non certo illustre titolo di Paese europeo con gli stipendi più bassi. Non certo qualcosa di cui andare orgogliosi.
Una situazione già tragica, ma che sarà ancor più brutta per i giovani, quelli nati tra il 1990 e il 2020, i quali rischiano di prendere una pensione praticamente inesistente, se non si farà subito qualcosa per modificare la “rotta” e invertire questa tendenza in negativo.