Si parla di un nuovo aumento di 1800 euro in busta paga. Chi dovrebbe beneficiare di questo capitale in più? Andiamo a vedere.
Secondo le simulazioni condotte dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro, la combinazione di riduzione del cuneo fiscale e di eventuali tredicesime potrebbe far aumentare sensibilmente l’importo in busta paga entro la fine dell’anno.
Quindi, unendo la recente riduzione del cuneo fiscale e un eventuale bonus sulla tredicesima, si potrebbe arrivare a un aumento annuo fino a 1800 euro.
La riduzione delle imposte è entrata in vigore nel mese di luglio e rimarrà valida fino alla fine di dicembre del corrente anno.
Nel frattempo, il Ministero dell’Economia sta attualmente valutando quest’ultima opzione. Questa possibilità potrebbe concretizzarsi entro la conclusione del 2023, anche se è più probabile che accada nel 2024.
Ciò coinciderà con l’arrivo dei primi cruciali decreti che daranno attuazione alla riforma fiscale che si intende coprire.
Per ora, se il Governo Meloni vuole incrementi significativi, deve convalidare l’attuale riduzione di 7 e 6 punti per il prossimo anno, rispettivamente per redditi inferiori a 25mila e 35mila euro.
Questa operazione onerosa ammonta a circa 10 miliardi di euro e non è semplice da realizzare, in quanto la copertura non è infinita.
Nuovo aumento di 1800 euro
Giuseppe Buscema, esperto della Fondazione Studio Consulenti del Lavoro, ha calcolato che i soggetti con una busta paga mensile lorda di 1000 euro, prima del nuovo decreto Lavoro, avrebbero risparmiato 30 euro al mese grazie agli sconti messi in atto dal governo Draghi nel corso del corso di un anno, oltre all’ultima legge di bilancio.
Da luglio il “bonus” mensile è salito a 70 euro, e continuerà a farlo fino a dicembre, per un totale di 40 euro al mese in più.
Gli individui che guadagnano uno stipendio di 1500 euro otterranno un aumento della retribuzione da 45 a 105 euro al mese, con un guadagno netto di 60 euro.
Allo stesso modo, chi percepisce uno stipendio lordo di 1900 euro al mese vedrà aumentare la propria paga da 57 a 133 euro, con un ulteriore cumulo di 76 euro.
Chi guadagna 2500 euro al mese avrà un aumento di stipendio da 50 a 150 euro, con un guadagno netto di 100 euro.
Infine, le persone che guadagnano meno di 2700 euro lordi otterranno un aumento di stipendio di circa 108 euro.
Tuttavia, è importante notare che questi incrementi salariali sono “lordi” e saranno soggetti a imposte che verranno ricalcolate con un leggero aumento sulla retribuzione più elevata.
Il bonus sulla tredicesima
Maurizio Leo, il viceministro dell’Economia, ha esposto un concetto unico per la tredicesima: l’attuazione di un’aliquota forfetaria del 15%.
Ad esempio, un individuo che percepisce uno stipendio annuo di 15.000 euro otterrebbe una riduzione dell’Irpef da 230 a 150 euro, con un risparmio complessivo di 80 euro.
Allo stesso modo, un dipendente che percepisce uno stipendio di 20.000 euro otterrebbe un risparmio di 160 euro (l’Irpef scenderebbe da 400 a 240 euro).
Inoltre, per chi guadagna 25.000 euro, il beneficio sarebbe di circa 200 euro, mentre chi guadagna 30.000 euro risparmierebbe 480 euro, mentre chi sta guadagnando 35.000 euro risparmierebbe circa 560 euro.
Se il bonus tredicesima venisse esteso al di là del range di reddito di 35mila euro, si avrebbe un notevole aumento.
Ad esempio, un reddito annuo di 80mila euro potrebbe portare a un guadagno extra di 1792 euro netti a fine anno.