In questo articolo ti metteremo in guardia sui rischi dell’inflazione. Come proteggere i tuoi soldi sul conto corrente e i tuoi risparmi? Ecco alcune strade che potrai percorrere.
Negli ultimi mesi, ascoltando qualsiasi telegiornale o leggendo diverse notizie attendibili sul web, siamo sempre stati subissati dai termini carovita e inflazione. La pandemia da Covid-19 e lo scoppio della tensione fra Russia e Ucraina sono state due delle cause principali relative all’innalzamento dei prezzi in ogni settore.
Il costo della vita è aumentato e molte famiglie sono sempre più alle prese con una situazione finanziaria non proprio ideale. Far quadrare i conti a fine mese è sempre più difficile. La logica conseguenza del carovita riguarda l’inflazione.
I prezzi aumentano sul lungo periodo e riguardano non solo un settore specifico, bensì l’andamento generale di tutto il mercato. L’aumento dell’inflazione ha conseguenze molto pesanti sulla moneta di riferimento, dal momento che essa perderà il proprio valore nel tempo.
L’inflazione in Italia alla fine del 2022 aveva raggiunto un picco davvero molto preoccupante, arrivando a toccare una percentuale dell’11,8%. Nel 2023 la situazione è leggermente migliorata, ma il dato attuale del 7,6% – stando all’ultima rivelazione ISTAT per il mese di marzo – non lascia ancora tranquilli gli italiani.
Come difendersi da questa inflazione molto elevata? Ecco che cosa comporta tale aumento dei prezzi su ogni bene e servizio e come proteggere i propri soldi sul conto corrente. Scopriamo insieme tutti i dettagli a riguardo.
Il dato che abbiamo appena enunciato sull’inflazione in Italia è molto elevato e “pericoloso” per i risparmiatori. Con questi dati, infatti, tutti i soldi lasciati in deposito sul conto corrente perderanno notevolmente valore. Su 1000 euro, per esempio, con una inflazione al 7,6%, il valore reale di quei soldi scendi di circa 76 euro in un anno.
In 10 anni il potere di quei soldi depositati sul conto corrente – e non investiti in alcun modo – si ridurrà di circa il 50%. Dati che fanno davvero rabbrividire e che ancora poche persone considerano come un serio rischio per il proprio futuro.
I rischi dell’inflazione, invece, devono essere assolutamente considerati da parte di ogni risparmiatore. L’inflazione rischia di far perdere valore reale ai tuoi soldi depositati sul conto corrente. Esistono, però, diverse strategie per attenuare questo problema. Scopriamo quali.
Con una percentuale così elevata, pareggiare le perdite reali nel tempo diventa molto complicato per qualsiasi investitore medio. Si possono, quindi, solo aspettare tempi migliori e iniziare, comunque, a valutare proposte di investimento sensate dei propri soldi a medio e a lungo termine.
Per difendersi al meglio dall’inflazione, qualsiasi risparmiatore dovrebbe investire i propri soldi in asset che abbiano rendimenti maggiori rispetto alla percentuale dell’inflazione. Non sono, però, tante le opportunità di rendita con percentuali così alte. L’unica cosa da fare, come detto, è quella di limitare le perdite nel tempo, aspettando momenti migliori.
Esistono diverse opportunità di investire il proprio denaro. Lasciarlo depositato fisso sul conto corrente, infatti, è quanto di più sbagliato possa esserci, proprio per quanto concerne l’inflazione costante. Con il tempo i propri risparmi perderanno sempre valore. Una parte dei propri soldi, quindi, andrebbe sempre investita.
C’è chi è disposto a rischiare di più e chi, invece, si accontenta di rendimenti sicuri nel corso del tempo, anche se con percentuali attuali inferiori a quelli dell’inflazione media.
Il mercato finanziario è di gran lunga variabile. L’investimento, quindi, va pensato sempre sul medio e lungo termine. A distanza di parecchi anni, infatti, i soldi investiti saranno con molta probabilità superiori rispetto a quanto depositato.
Un rendimento annuo di almeno il 5%, in media, lo hanno – per esempio – le azioni. In ogni investimento finanziario è sempre bene consultare uno specialista del settore, il quale saprà indirizzarti bene su quali azioni investire il proprio denaro. Esistono alcuni rendimenti messi in atto proprio per provare ad arginare l’inflazione nel corso del tempo.
Ogni investimento è, comunque, un rischio. Questo è sempre bene ribadirlo. Chi vuole soluzioni maggiormente a basso rischio può valutare le aperture di piano di accumulo o di un conto deposito.
Quest’ultimo, per esempio, garantisce un rendimento lordo di circa il 4% all’anno e i rischi nel tempo saranno davvero limitati. La percentuale sarà inferiore a quella attuale dell’inflazione, ma potrebbe essere un buon modo per difendersi da questo grave e pressante problema.