Nel momento in cui si ha intenzione di acquistare una casa, spesso ci si trova di fronte all’espressione “nuda proprietà” inerente alla vendita di un immobile. In molti casi questo prevede anche un prezzo di mercato molto più basso a differenza del prezzo di vendita medio che si trova per altre abitazioni simili.
Ma a che cosa si fa riferimento nel momento in cui si parla di nuda proprietà? In questo articolo andremo a fare chiarezza su tutto ciò.
Che cos’è la nuda proprietà
Spesso si utilizza la vendita tramite la formula della nuda proprietà in quanto risulta essere una soluzione che ottiene molto spazio all’interno del mercato immobiliare, un tipo di vendita che porta numerosi vantaggi sia per colui che sta per comprare che per chi sta per vendere.
Scegliere di muoversi attraverso l’acquisto di un immobile in nuda proprietà è un qualcosa che deve essere fatto solo dopo aver capito tutte le conseguenze di questa decisione.
Che cosa si intende quindi quando si parla di nuda proprietà? In che modo funziona? Andremo a fare chiarezza sull’argomento proprio nelle righe che seguono.
Nel momento in cui si parla di nuda proprietà si fa riferimento ad un immobile privo del diritto di usufrutto. E’ un concetto che non appartiene alle modalità più comuni del mercato immobiliare anche se risulta avere una notevole importanza in questo settore.
Ed è per questo motivo che risulta essere importante conoscere tutte le sfaccettature dell’argomento.
Quali sono le differenze tra nuda proprietà e usufrutto
E’ molto importante sapere che la nuda proprietà è legata molto alla pratica dell’usufrutto in quanto è facile descrivere sia il primo che il secondo servizio come due volti della stessa moneta.
In ogni caso si tratta di due cose totalmente diverse tra loro, un’affermazione che diventa abbastanza chiara proprio quando si descrivono le funzioni sia dell’uno che dell’altra pratica.
La differenza si verifica soprattutto sul diritto che si possiede sull’immobile. La nuda proprietà infatti risulta essere un diritto della compravendita immobiliare mentre l’usufrutto è il diritto che si mantiene sull’immobile dopo la vendita.
Per riuscire a comprendere meglio che cos’è la nuda proprietà, è molto importante comprendere come questa si presenta all’interno dell’ordinamento giuridico. Infatti, l’articolo 382 presente nel Codice Civile afferma che:
“Il proprietario ha diritto di godere e disporre delle cose in modo pieno ed esclusivo, entro i limiti e con l’osservanza degli obblighi stabiliti dall’ordinamento giuridico”.
Quindi, partendo dal fatto che la proprietà risulta essere un diritto esclusivo reale, ogni proprietario ha la possibilità di formare dei diritti reali più piccoli di cui possono godere anche altre persone, i quali si trasformano in veri e propri titolari dell’usufrutto.
Questi ultimi potranno quindi ottenere tutti i benefici dell’immobile fino a quando vivranno. Si va però a creare una differenza tra due tipi di soggetti differenti ossia:
- l’usufruttuario, ossia l’ex proprietario il quale ha venduto l’immobile ma detiene ancora il diritto di usufrutto;
- il nuovo proprietario dell’abitazione che ha ottenuto un diritto di proprietà tra cui anche l’usufrutto, un qualcosa che potrà sfruttare fino al decesso dell’usufruttuario.
A chi toccano le spese di un immobile in nuda proprietà
Spesso capita di chiedersi a chi toccano le spese nel momento in cui si va ad acquistare un immobile in nuda proprietà.
Ecco in che modo si suddividono le spese:
- le spese di manutenzione ordinaria sono a carico dell’usufruttuario in quanto è suo compito fare in modo che l’immobile continui ad essere in buono stato;
- il proprietario invece dovrà pagare le spese straordinarie.
In linea di massima è così che vengono divise le spese anche se nulla esclude che i coinvolti possano modificare privatamente la divisione delle spese.
Per ciò che concerne le tasse riguardo alla nuda proprietà, secondo il Codice Civile l’usufruttuario, durante tutto il tempo che detiene il diritto, ha diversi compiti tra cui quello di pagare le imposte e le rendite fondiarie.
Chi ottiene i vantaggi con la nuda proprietà
Dopo aver capito tutto ciò che c’è da sapere sulla nuda proprietà, resta soltanto un punto da chiarire, ossia i vantaggi che si ottengono nel momento in cui si sceglie di sottoscrivere questo tipo di accordo.
Analizzando prima il punto di vista del venditore. In questo caso il soggetto in questione avrà dalla sua parte un grande aspetto positivo in quanto quest’ultimo potrà ottenere tutta la liquidità proveniente dalla vendita anche se non sarà costretto a rinunciare all’utilizzo esclusivo dell’immobile nel momento in cui egli ne avrà più bisogno.
Passando invece ad analizzare il lato dell’acquirente, il vantaggio che ottiene è quello di avere un immobile ad un prezzo più basso a differenza di altri, senza dimenticare di avere la possibilità di sfruttare l’immobile ogni qualvolta ne avrà bisogno in futuro.