Per i pensionati di una specifica età ci sono notizie non liete: pensione ridotta sul cedolino. Di quanto?
La crisi economica globale ha costretto tutte le nazioni a dover affrontare spese impreviste, con un pesante fardello per le famiglie che già faticano a sbarcare il lunario.
I prezzi del carburante e anche dei prodotti alimentari non essenziali sono notevolmente aumentati, il che non è stato accolto con favore da tutti poiché il loro reddito da stipendi e pensioni rimane invariato.
In mezzo all’aumento dei prezzi, innumerevoli famiglie sono state costrette a fare scelte difficili. Alcuni scelgono di fare acquisti meno frequentemente, riducendo i loro viaggi da una volta alla settimana a una volta al mese, procurandosi solo lo stretto necessario.
Altri scelgono di utilizzare i mezzi pubblici invece dei veicoli privati per contenere le spese di carburante.
I fattori determinanti della pensione ridotta
Ci si aspetta che i pensionati vivano una vita tranquilla e senza preoccupazioni una volta raggiunta l’età pensionabile.
Tuttavia, questa non è la realtà per alcuni pensionati che potrebbero avere difficoltà a sbarcare il lunario.
La crisi economica e l’inflazione hanno messo alcune pensioni in una situazione precaria in cui potrebbero non essere sufficienti a coprire le spese mensili.
Di conseguenza, anche i pensionati rischiano di non avere abbastanza per superare il mese a causa della pensione ridotta.
Il gruppo di persone nate tra il 1965 e il 1980 è di particolare interesse, poiché la loro pensione è prevista di soli 750 euro.
Questa stima è stata fatta in maniera molto generica, tenendo conto di uno stipendio medio di un individuo che guadagna circa 9 euro l’ora e ha versato contributi per un arco di trent’anni.
Trend al ribasso per le pensioni della Generazione X
La tendenza attuale per le pensioni è in costante calo. La generazione X, i nati tra il 1965 e il 1980, dovrebbe avere pensioni ridotte e potrebbero incontrare sostanziali difficoltà finanziarie a causa di fattori quali:
- la crisi occupazionale in corso;
- il calo degli investimenti.
Ciò potrebbe comportare sfide e difficoltà significative per questo gruppo demografico.
Secondo il presidente dell’INPS Pasquale Tridico, è in corso una tragedia sociale che sembra quasi impossibile da sanare.
Questa affermazione è supportata da recenti calcoli che mostrano un’impennata senza precedenti dei salari.
Sorprendentemente, nonostante questa crescita, i salari sono rimasti sostanzialmente invariati negli ultimi due decenni in termini di costi associati all’acquisto di beni essenziali per le famiglie.
In base all’ultimo rapporto OXE sui salari europei, si conferma che l’Italia ha il secondo salario più basso tra i paesi dell’Eurozona. I salari italiani, infatti, sono i più bassi di tutta Europa.
La situazione pensioni in Italia
Il presidente dell’INPS ha esortato i decisori a modificare i minimi salariali che alla fine determineranno le pensioni di domani, sottolineando l’importanza della questione.
Ci vogliono 30 anni di contributi, 9 euro l’ora e il pensionamento a 65 anni per percepire una pensione mensile di 750 euro.
In Italia, oltre il 30% dei pensionati percepisce attualmente una pensione inferiore a 1.000 euro al mese. Inoltre, circa un terzo dei lavoratori svolge un lavoro che paga 1.000 euro o meno al mese.