Se a casa dovesse arrivare una bolletta da pagare, ma la società fornitrice di energia elettrica o di gas riportata sul cartaceo è un’altra, bisogna evitare assolutamente di pagarla. Vediamo perché.
Oggi affronteremo un argomento particolarmente discusso nell’ultimo anno e alquanto doloroso per molti cittadini italiani: le truffe.
È allarmante notare che durante lo scorso anno oltre quattro milioni di cittadini sono caduti vittima di questi schemi fraudolenti, la maggior parte dei quali associati a fornitori di energia elettrica, che già applicano costi molto elevati a causa del caro materie prime.
Non è raro ricevere diverse telefonate alla settimana da operatori che ci chiedono di pagare un importo superiore a quanto inizialmente concordato, tentando di ingannarci.
Purtroppo, le persone più anziane sono quelle che cadono più facilmente nella rete di questi truffatori. Nei prossimi paragrafi andremo ad analizzare le truffe più frequenti associate al settore della fornitura di energia.
Fra i tanti, esiste un metodo alquanto deplorevole che prevede la firma di contratti telefonici senza il consenso effettivo del consumatore. Colpiscono tutti, senza distinzione d’età.
Sicuramente qualcuno si starà chiedendo come sia possibile che una cosa del genere accada. In realtà, la procedura di questi modus operandi può sembrare ridicola.
Tuttavia, l’operatore responsabile ha l’obiettivo di suscitare il maggior numero possibile di risposte “sì” da parte del consumatore. Questo viene fatto per estrarre e riutilizzare la loro voce nella firma del contratto.
Applicando questo particolare approccio, c’è la possibilità che un individuo possa contattare un cittadino qualsiasi, informandolo che il prezzo che sta attualmente pagando è significativamente più alto della media nazionale.
In tali situazioni, l’operatore che gestisce la chiamata potrebbe suggerirgli di cambiare fornitore e passare alla società che rappresenta, spingendolo così a credere di essersi assicurato un affare migliore.
È importante notare che questa è una tattica comune utilizzata nelle truffe e la maggior parte delle vittime non è nemmeno consapevole di essere stata truffata.
La comunicazione fraudolenta di un nuovo IBAN, destinato a ricevere i pagamenti delle bollette, è una tattica comune utilizzata nelle truffe energetiche.
L’autore del reato si atteggia spesso a fornitore di servizi, facendo sembrare la modifica un aggiornamento di routine quando in realtà si tratta di uno schema fraudolento.
Questa particolare truffa è spesso intrecciata con un’altra popolare truffa online nota come phishing.
Ciò comporta la ricezione di un messaggio o di un’e-mail al proprio indirizzo e-mail, in cui il truffatore può richiedere un bonifico bancario per una fattura non pagata, tentare di passare a un altro fornitore a insaputa della persona in questione o ottenere l’accesso alle sue informazioni private per scopi dannosi.
Può essere difficile tenere il passo con i vari tipi di truffe in circolazione, ma il modo migliore per proteggersi è chiedere sempre informazioni accurate alla propria compagnia elettrica, in particolare attraverso numeri di telefono ufficiali e che offrano un’assistenza affidabile.
Questo è un invito verso coloro che sanno usare i dispositivi mobili: informatevi su tutte le truffe attualmente più diffuse e, se possibile, datene notizia alle persone anziane, che sono quelle più colpite in questi casi.