Lo scaldabagno consuma molta energia, soprattutto se viene lasciato sempre acceso. Quali accorgimenti prendere per evitarlo?
Uno scaldabagno elettrico è semplicemente un serbatoio coibentato che riscalda l’acqua attraverso una resistenza elettrica fino a quando il termometro indica una temperatura desiderata (solitamente intorno ai 100 gradi).
Sebbene questo metodo sia efficiente nell’utilizzare la maggior parte dell’energia prodotta, è necessario considerare l’elevato costo dell’elettricità necessaria per far funzionare lo scaldabagno.
Per risparmiare energia, ci sono diversi trucchi che si possono utilizzare, a partire dalla selezione di un modello adatto alle proprie esigenze.
Chi ha un nucleo familiare con 3 o più individui, è chiaro che un modello medio o grande è la strada da percorrere.
Tuttavia, per chi ha solo 2 o 1 membro in famiglia, sarebbe più appropriato un modello piccolo. È importante prendere in considerazione le proprie esigenze e abitudini e adeguarsi di conseguenza.
Mentre gli scaldabagni possono essere convenienti da acquistare, le loro spese operative possono sommarsi rapidamente, indipendentemente dal fatto che si scelga un modello piccolo (30lt) o grande (80lt).
In genere, queste unità hanno un prezzo compreso tra 70 e 150 euro, a seconda del marchio specifico e delle caratteristiche tecniche.
Scaldabagno accesso: quanto costa?
Il costo per far funzionare uno scaldabagno ininterrottamente per 24 ore in una famiglia può arrivare fino al 70% della bolletta totale, indicando chiaramente l’impatto significativo che può avere su di essa.
Dopo aver effettuato le misurazioni su uno scaldabagno elettrico da 80 LT, abbiamo approssimato che un serbatoio pieno di acqua calda costa circa 50 centesimi di euro con una tariffa bioraria standard.
Un malinteso comune è che lasciare uno scaldabagno sempre acceso sia l’opzione più conveniente, nella convinzione che mantenere l’acqua calda sia meno costoso che riscaldarla.
Tuttavia, anche con l’isolamento, uno scaldabagno consuma continuamente energia nell’ambiente circostante.
Mantenere l’acqua costantemente al massimo calore comporta un inutile e continuo consumo di energia, nonché la massima quantità di dissipazione possibile.
La quantità di energia persa da uno scaldabagno elettrico è correlata alla temperatura raggiunta dall’acqua che contiene. Man mano che l’acqua diventa più calda, più energia viene dissipata nell’ambiente circostante.
Come usarlo nel modo più appropriato
Per utilizzare uno scaldabagno nel modo più conveniente, è importante considerare le esigenze specifiche della famiglia.
Un approccio consiste nell’utilizzare un timer elettronico, in particolare per i modelli più grandi, per programmare la disponibilità di acqua calda intorno agli orari delle docce.
Ciò può comportare la programmazione dello scaldabagno in modo che si accenda prima del necessario per rilasciare l’energia immagazzinata, idealmente durante le ore notturne quando le tariffe sono più basse, e l’utilizzo dell’acqua calda al mattino per la massima efficienza.
Per ridurre al minimo la dissipazione di energia e promuovere l’ecocompatibilità, si consiglia di non mantenere lo scaldabagno troppo carico se si necessita solo di acqua leggermente riscaldata per attività come il lavaggio dei piatti. È meglio mantenere il livello tra il 70% e l’80% invece che al 100%.
Chi ha modelli di scaldabagno più piccoli, potrebbe accenderli qualche minuto prima di usare l’acqua calda, visto che riscaldano velocemente (più o meno in dieci minuti).
È la scelta più economica che si possa fare, ma la stessa cosa dovrebbe valere per quelli più grandi, anche se è necessario attendere quasi un’ora per avere a disposizione l’acqua calda.