Quanto arriva a consumare una lavatrice quando è in funzione? In che modo è possibile risparmiare a ogni utilizzo?
Quando si discute dell’uso di una lavatrice, è importante notare che diversi fattori devono essere presi in considerazione prima di analizzare il suo consumo energetico.
La quantità di energia assorbita e consumata dalla macchina è soggetta a diverse variabili che si differenziano a seconda delle specifiche condizioni di utilizzo. Ci sono una varietà di elementi da considerare.
La classe energetica di una lavatrice gioca un ruolo significativo nel determinarne il consumo energetico.
Generalmente, maggiore è la classe energetica, minore sarà il consumo energetico a parità di condizioni di lavaggio.
Le lavatrici più efficienti dal punto di vista energetico sul mercato sono etichettate “A+++” che indica la minore quantità possibile di energia necessaria per tutte le condizioni di utilizzo.
Se sin è alla ricerca di una nuova lavatrice, il consiglio è di scegliere una macchina con almeno una classe energetica A. Questo perché l’assorbimento di energia aumenta improvvisamente dalla classe B in poi.
Il consumo energetico di una lavatrice è anche influenzato principalmente dalla temperatura dell’acqua utilizzata durante un ciclo di lavaggio.
Il processo di riscaldamento dell’acqua prevede l’utilizzo di resistenze e serpentine, che consumano intrinsecamente energia.
Quando si lava a una temperatura diversa dal freddo, 40 gradi Celsius rappresentano l’opzione ideale e più efficiente dal punto di vista energetico.
In genere si consiglia di evitare di superare la temperatura di 60 gradi Celsius, salvo rare circostanze.
È semplice comprendere che la quantità di biancheria inserita nella lavatrice influisce notevolmente sul consumo di energia.
Se il cestello non viene riempito al massimo, il numero di cicli di lavaggio richiesti aumenterà, con conseguente aumento della bolletta per l’utente.
Come risparmiare
Incorporando funzionalità avanzate come il riconoscimento automatico del carico, sensori di monitoraggio della temperatura e altre funzioni intelligenti, le moderne lavatrici possono ridurre notevolmente il consumo energetico ottimizzando ogni singolo ciclo di lavaggio.
Sulla base di sondaggi attuali, è stato riscontrato che le lavatrici consumano in media da 400 a 1.300 watt all’ora.
Tuttavia, gli elettrodomestici che aderiscono alle specifiche Energy Star sono riusciti a ridurre questa cifra del 25%.
È importante notare che il 90% dell’energia utilizzata dalle lavatrici viene consumata durante la fase di riscaldamento dell’acqua.
Inoltre, i carichi medi o grandi generalmente impiegano dai 50 ai 60 minuti per un ciclo di lavaggio completo.
Se una famiglia di quattro persone effettuasse dai tre ai cinque cicli di lavaggio a settimana, il loro consumo energetico annuo ammonterebbe a circa 150 kWh per gli apparecchi ad alta efficienza e a più di 400 kWh per quelli a bassa classe energetica.
In media, si stima che una famiglia completi 300 cicli di lavaggio all’anno. Ciò equivale a una spesa annuale di circa 67-180 euro, tenendo conto degli attuali prezzi dell’energia per l’autunno 2022.
Quanto consuma la lavatrice in base alla temperatura?
Determinare la quantità di energia utilizzata per ogni ora di lavaggio della biancheria è un compito complesso che tiene conto di molte variabili, tra cui la temperatura dell’acqua utilizzata.
È difficile fornire dati precisi a causa dei numerosi fattori coinvolti. Tuttavia, è possibile fornire stime approssimative basate sui seguenti parametri:
- 400 watt all’ora per il lavaggio a 30 gradi, che equivale in bolletta a circa 20 centesimi;
- 600 watt all’ora per il lavaggio a 40 gradi, che equivale in bolletta a circa 30 centesimi;
- 900 watt all’ora per il lavaggio a 60 gradi, che equivale in bolletta a circa 45 centesimi;
- 1200 watt all’ora per il lavaggio a 90 gradi, che equivale in bolletta a circa 60 centesimi.
Questi costi sono stati ricavati facendo riferimento alle tariffe di energia nel nostro Paese dell’autunno dello scorso anno.