Una mazza da baseball dentro casa può portare a conseguenze legali? E portarla in macchina o all’esterno? Vediamo cosa dice la legge in merito.
La mazza da baseball viene considerata alla stregua di un’arma inappropriata in quanto ha il potenziale per causare offesa in determinate situazioni.
Ciò è stato enunciato dall’articolo 4, comma 2, della legge 18 aprile 1975, n. 110, e ulteriormente confermato dalla Corte di Cassazione con sentenza n. 17942 del 2021.
Sebbene possa ancora essere necessaria un’interpretazione, la formulazione in questione può sembrare relativamente semplice a prima vista.
Dall’esame della normativa del 1975 si può osservare un uso deliberato del termine ampio “mazze” in maniera non casuale.
Questo termine comprende un numero infinito di casi e scenari specifici e funge da fondamento della disciplina in questione.
In parole povere, non è vietato portare una mazza da baseball senza giustificato motivo, ma qualsiasi oggetto potenzialmente utilizzabile come mazza.
Il secondo comma dell’articolo 4 della legge 110 del 1975 inizia col riconoscere l’eventuale assenza di un legittimo “giustificato motivo” per portare o trasportare gli oggetti elencati nell’articolo.
Questo è precisamente ciò che consente la giustificazione dell’individuo colto con detti oggetti. Per fornire ulteriori chiarimenti, un esempio sarebbe molto utile.
Supponiamo di essere fermati da un agente di polizia alle 2 del mattino mentre siamo vestiti elegantemente, magari dopo una serata fuori, e l’agente scopre una mazza da baseball in nostro possesso, magari nascosta nel veicolo.
A questo punto ci verrà richiesto di spiegare perché l’oggetto si trova nel nostro veicolo. Usare una scusa come averne bisogno per una partita di baseball o per esercitarsi a lanciare in un campo non sarebbe sufficiente.
Allo stesso modo, anche affermare che abbiamo semplicemente dimenticato l’oggetto in macchina dal giorno precedente non sarebbe un motivo valido.
Nella fattispecie, la motivazione addotta, ovvero quella che giuridicamente viene definita “giustificato motivo”, deve essere autentica, immediatamente ed oggettivamente verificabile.
Pertanto, se non siamo in grado di dimostrare che giocare a baseball è davvero un’attività regolare che svolgiamo, potremmo andare incontro a problemi legali.
La sentenza della Cassazione in questo caso costituisce un ottimo esempio di come il concetto di giustificato motivo debba essere interpretato e chiarito.
Come da Cassazione n. 10691 del 2021, sussiste una valida giustificazione solo quando le esigenze specifiche dell’individuo si allineano con precisione alle norme comportamentali legittime riguardanti la natura dell’oggetto, le modalità di accertamento dei fatti, le condizioni soggettive del portatore, i luoghi di accadimento e la normale funzione dell’oggetto.
Esaminiamo le potenziali conseguenze dell’essere arrestati mentre si guida un’auto con una mazza da baseball senza una valida spiegazione.
Nel terzo comma della legge 18 aprile 1975, numero 110, l’accento è posto sull’articolo quarto, il quale prevede esplicitamente che chiunque sia sorpreso a portare fuori oggetti dalla propria abitazione o dalle strutture ad essa annesse, compresa una mazza di qualsiasi genere, sarà punito con la reclusione da un mese a un anno e con un’ammenda.
Se il fatto è minore e gli oggetti in questione sono solo atti a recare offesa, verrà inflitta solo una multa. La pena è più severa se il trasporto all’esterno avviene durante pubbliche riunioni o manifestazioni sportive.