Capita più di quanto si creda, ma nessuno sa che è possibile porre rimedio avvalendosi della Legge. Stiamo parlando se gocciola il soffitto per colpa del piano di sopra al nostro.
Se l’acqua viene fatta cadere sul balcone sottostante dal piano di sopra, si qualificherà come reato solo se non si tratta di un incidente isolato e si ripete frequentemente, non necessariamente quotidianamente.
Secondo la Cassazione, un oggetto pericoloso deve essere lanciato continuamente affinché il responsabile venga punito dal codice penale.
Sebbene le emissioni di acqua debbano essere continue, non è necessario che avvengano tutti i giorni. È sufficiente che proseguano, senza significative interruzioni, per un tempo considerevole.
Perché un atto costituisca reato non è necessario che abbia effettivamente arrecato danno all’individuo che abita il piano sottostante.
È sufficiente che l’atto abbia il potenziale per essere di natura offensiva, diffamatoria o molesta.
Inoltre, non è indispensabile ottenere il parere di un esperto per confermare l’idoneità del comportamento.
Il giudice può, infatti, avvalersi di elementi probatori alternativi, quali testimonianze di individui in grado di descrivere le caratteristiche e le conseguenze del getto d’acqua oppure di altri oggetti.
Cosa dice il codice penale
Secondo il codice penale, chi getta o versa in luogo pubblico o privato di uso comune sostanze che possono offendere, sporcare o molestare le persone, ovvero provoca emissioni non autorizzate di gas, vapori o fumi che provocano tali effetti, può essere condannato a un mese di reclusione o con la multa fino a euro 206.
Il gocciolamento dell’acqua avviene di solito in due modi: direttamente (come quando qualcuno drena l’acqua piovana dal proprio balcone e questa cade sul balcone sottostante) o indirettamente (come quando qualcuno annaffia le piante e lascia scorrere l’acqua in eccesso sotto).
Può accadere anche per malafede (quando qualcuno fa gocciolare intenzionalmente sul terrazzo del vicino dell’acqua) o per colpa (come quando qualcuno non si rende conto che la condensa del proprio condizionatore sta defluendo nell’immobile sottostante).
Come difendersi se gocciola acqua dal balcone
Se qualcuno ha riscontrato gocciolamento di acqua dal terrazzo di un piano superiore o la caduta di oggetti che possono causare danni o disordine, ha la possibilità di sporgere denuncia alla polizia o ai carabinieri.
Così facendo scatterà il procedimento penale. È importante notare che prima di presentare un reclamo, è necessario assicurarsi che vi siano prove sufficienti a sostegno dello stesso.
La semplice dimostrazione che acqua o oggetti sono caduti sul proprio balcone non prova che il vicino di sopra sia responsabile del danno.
La prova del suo comportamento specifico è richiesta per ritenerlo penalmente responsabile. Senza tali prove, non può essere emessa una condanna, poiché la responsabilità penale è personale. Di recente, la Cassazione ha chiarito questo punto.
Ciò implica che è necessario avere testimoni (che possano confermare che una persona ha effettivamente innaffiato, spazzato o comunque fatto scendere l’acqua) o altre prove video o fotografiche.
Inoltre, non è sufficiente dimostrare uno o pochi episodi di sgocciolamento, ma è necessario dimostrare che gli episodi sono ripetuti e reiterati.
Sia per un’azione civile che per una penale è fondamentale portare prove che lo sgocciolamento di acqua sia andato oltre la soglia di tollerabilità.
Questo concetto, anche se generico e vago, serve ugualmente a dissuadere qualunque persona a intraprendere comportamenti dettati da questioni di principio futili.