Affinché le donne possano andare in pensione a 58 anni, devono possedere due requisiti ben specifici: vediamo quali sono.
Si informa la comunità dei sordi che l’INPS ha emanato la Circolare n. 25 del 6 marzo 2022, che fornisce le linee guida per l’accesso al pensionamento anticipato attraverso l’Opzione Donna 2023.
Abbiamo già discusso delle modifiche apportate dalla Legge di Bilancio 2023 in materia. La Circolare INPS delinea prerequisiti e criteri, modalità di presentazione della domanda e termini. In breve:
Possono usufruire della pensione “Opzione donna” le lavoratrici che abbiano maturato 35 anni di contribuzione e abbiano compiuto i 58 anni entro il 31 dicembre 2022.
L’applicazione dell’Opzione Donna 2023 è rivolta a tre distinte categorie di lavoratrici:
L’opzione per il pensionamento anticipato, comunemente nota come “opzione donna”, viene concessa e remunerata al raggiungimento di tutti i requisiti necessari:
A condizione che siano in possesso dei requisiti e delle condizioni necessarie, le lavoratrici possono optare per il pensionamento presentando la domanda tramite un patronato o direttamente tramite al sito dell’INPS utilizzando le proprie credenziali (SPIS o carta nazionale dei servizi CNS), unitamente alla relativa documentazione.
Nel caso di grave disabilità, il richiedente deve fornire le relative informazioni nell’apposita sezione “note” della domanda.
Se l’invalidità è stata ufficialmente riconosciuta e approvata con decreto legge o sentenza del tribunale, deve essere allegata anche la relativa documentazione.
L’interessato deve fornire la parte operativa del decreto di approvazione o della sentenza che riconosce l’handicap.
La necessità di convivenza è determinata automaticamente attraverso l’indicazione di residenze anagrafiche o temporanee diverse dall’abitazione abituale. Un’autodichiarazione ai sensi del DPR 28 dicembre 2000, n. 445 può essere allegata.
In sede di richiesta di accesso all’opzione donna, la lavoratrice che presta assistenza deve indicare se è parente di secondo grado o convivente della persona disabile.