È entrato in vigore ormai da tre mesi il nuovo Modello 730 del 2023. Ci sono detrazioni fiscali possibili che in pochi conoscono: vediamo quali.
Il 6 febbraio 2023 è stato approvato il Modello 730/2023. Per la campagna fiscale 2022, l’Agenzia delle Entrate ha autorizzato l’utilizzo del modello ufficiale.
Per i privati che hanno registrato spese deducibili nell’anno precedente, la presentazione del 730 è un’opzione conveniente, soprattutto per molti.
In queste categorie sono incluse le spese relative all’assistenza sanitaria, agli interessi ipotecari e ai bonus casa. Questi possono essere utilizzati per ridurre la quantità di denaro dovuta al Fisco.
Sebbene la maggior parte delle spese detraibili sia di dominio pubblico, ci sono almeno quattro spese che le persone in genere non considerano deducibili.
Un esame approfondito è necessario per capire cosa sono e le linee guida fornite dall’Agenzia delle Entrate.
Modello 730 del 2023, quattro spese da detrarre poco note
Sebbene le spese sanitarie e veterinarie siano ben note, ci sono quattro spese spesso trascurate che possono comportare risparmi significativi dopo aver effettuato acquisti importanti.
Uno degli argomenti più importanti nel settore immobiliare è l’intermediazione coinvolta nell’acquisto di una casa.
Anche se non di dominio pubblico, queste spese sono effettivamente deducibili dalle tasse, anche se con alcune restrizioni.
L’utilizzo di tale detrazione è riservato esclusivamente ai casi in cui l’immobile è utilizzato come prima abitazione.
Nell’arco di un anno, una spesa totale di 1.000 euro comporta una detrazione del 19%.
Sebbene l’importo possa sembrare trascurabile rispetto alle spese associate all’acquisto di una casa, si tratta di somme legalmente dovute che non possono essere ignorate.
Sempre per quanto riguarda la casa, è importante notare che le spese di affitto possono essere detratte per i figli fuori sede impegnati nello studio e per le persone sotto i 36 anni.
Le altre detrazioni poco conosciute
Il regno delle deduzioni è vasto e in continua evoluzione. Di conseguenza, ci sono alcune di esse che sono ancora un mistero per noi.
Non è molto noto che possiamo detrarre l’importo del riscatto se un familiare che dipende da noi ha scelto di conseguire la laurea.
Avere l’opzione di riscatto della laurea è vantaggioso in quanto consente alle persone di aggiungere un ulteriore anno di contributi, anche se quell’anno è stato utilizzato per attività di studio.
La scelta di un riscatto richiede un’attenta considerazione in quanto potrebbe non essere sempre economicamente fattibile.
Effettuando i pagamenti rateizzati, il beneficio della spesa, che è fissato al 50%, può essere legato all’anno in cui viene effettuato il pagamento, mentre l’importo residuo è considerato spesa deducibile.
C’è una spesa aggiuntiva che spesso viene trascurata ma comunque deducibile, e riguarda il servizio di assistenza alla persona.
Questo servizio è rivolto alle badanti che prestano aiuto ai familiari autosufficienti ma bisognosi di aiuto.
Nel caso in cui non venga superata la spesa massima di 2.100 euro, verrà applicata una trattenuta del 19%.
Tuttavia, è importante garantire che il limite di reddito di 40.000 euro non venga superato. Inoltre, è obbligatorio che il pagamento di tale spesa sia tracciabile e rendicontabile.
Polizza assicurativa: ecco quale si può detrarre
È ormai risaputo che le spese relative all’assicurazione per l’auto non sono deducibili. Tuttavia, c’è una polizza connessa che può essere detratta e che non è nota a tutti: la polizza infortuni del conducente.
Questa consente di beneficiare di una deduzione del 19% del premio pagato ogni anno, fino ad un massimo di 530 euro all’anno.
Per usufruire di questa agevolazione fiscale, è necessario stipulare un’assicurazione specifica connessa al rischio di incidente con problemi permanenti o morte.