Ci sono alcune bollette che, a quanto pare, devono essere trattate in maniera differente. Vediamone i particolari.
Il caro bollette, in questi ultimi mesi, è sicuramente uno dei motivi di maggior preoccupazione per la stragrande maggioranza della popolazione italiana.
Si tratta, in effetti, di un momento storico alquanto complicato, poiché, tra rincari e balzelli vari, le tasche del Bel Paese si sono, per così dire, pesantemente indebolite.
Gli aumenti dei prezzi
Il potere d’acquisto, d’altro canto, non permette a molti di effettuare spese superflue, anzi, al contrario, i tagli sono diventati una scelta obbligata per tante famiglie all’interno dei confini italici e dell’Unione Europea.
Il periodo, naturalmente, come ce ne stiamo accorgendo tutti, o perlomeno chi ha facoltà di intendere e di volere, non è facile e sta mettendo in difficoltà, in particolar modo, soprattutto coloro che dispongono di uno stipendio basso.
Sì, sappiamo, è vero, che il Governo, sia quello precedente che quello attuale, vista la situazione preoccupante, ha messo in atto una manciata di sostegni pecuniari per dare un piccolo aiuto ai più bisognosi.
Insomma, già prima del sopraggiungere della pandemia e del conflitto bellico tra Russia e Ucraina, le cose non andavano bene, e, per questo motivo, furono predisposti dei contributi per favorire l’inserimento nel mondo del lavoro agli svariati disoccupati.
Al giorno d’oggi, peraltro, il tanto discusso Reddito di Cittadinanza è stato messo in discussione dall’esecutivo capitanato da Giorgia Meloni, e, a quanto pare, alcuni beneficiari non ne potranno ben presto più disporre.
Tornando alla tematica delle spropositate utenze, per ora, il Bonus energia elettrica e gas, dopo la definizione della legge di Bilancio 2023, dovrebbe essere stato esteso a un pubblico più ampio che vanta un ISEE superiore a quello consentito in precedenza.
Così, a questo punto, stando alle ultime disposizioni, anche le famiglie che dimostrano delle entrate al di sotto dei 15 mila euro annui possono accedere a questo contributo.
Il pagamento delle bollette
Comunque sia, i numerosi aumenti, di certo, non possono che dar fastidio a chi ha un contratto di luce e gas e che si trova costretto, quindi, a pagare più del dovuto un servizio assolutamente essenziale, ma che, attualmente, è diventato davvero oneroso.
Tuttavia, non sarebbe pensabile non adempiere a questo pagamento, poche si rischierebbe, in maniera inevitabile, di non poterne usufruire in futuro.
Anche se, è bene specificarlo, non bisogna dimenticare che ci sono dei casi specifici in cui si può evitare di pagare una determinata bolletta. Per capire meglio di cosa si tratta, però, dobbiamo, per forza di cose, riportare un particolare caso studio.
Prendiamo il caso, dunque, che una bolletta sia, al momento, in prescrizione, cioè, in parole povere, che abbia superato il termine legale idoneo per una compagnia energetica di pretenderne la riscossione.
Nella fattispecie, le fatture più datate possono cadere in prescrizione dopo un lustro, anche se, per la verità, occorre fare delle distinzioni. Infatti, le bollette della luce e gas, da qualche tempo a questa parte, secondo fonti accreditate, avrebbero un termine di due anni.
Invece, per quanto riguarda le bollette del telefono, il periodo di prescrizione rimane a cinque anni e i pagamenti del Canone Rai a dieci anni.