INPS, potranno gioire i nati negli anni 60: ecco il comunicato che riempie di gioia

Il tema pensioni, tanto caro a molti italiani, farà felici coloro che sono nati negli anni 60. Ecco il comunicato che li riguarda.

Tridico 1960
Tridico 1960- oipamagazine.it

Quando si affronta il tema pensioni, bisogna fare finta di camminare in un terreno minato. Ciò vuol dire farlo con estrema attenzione onde evitare di saltare in aria.

È risaputo che l’Italia è uno dei Paesi con la percentuale più alta di persone anziane o in procinto di esserlo.

Quindi, c’è chi già percepisce la pensione e chi sta aspettando il fatidico giorno. In questi primi 4 mesi del 2023 sono circolate moltissime notizie in materia di pensioni. La nostra attenzione è rivolta principalmente alle opzioni più vantaggiose disponibili.

La pensione ordinaria di vecchiaia è ancora subordinata al raggiungimento dell’età di 67 anni e all’aver versato contributi per un minimo di 20 anni.

Tuttavia, nel corso del tempo, molteplici riforme hanno portato a un sistema contorto che può essere difficile da navigare. Sono disponibili numerose soluzioni uniche, alcune delle quali non convenzionate con l’INPS.

In Italia, le persone fisiche hanno la possibilità di iscriversi a una cassa previdenziale diversa dall’INPS, che offre la possibilità di una pensione temporanea e anticipata.

Questo tipo di piano pensionistico richiede solo 20 anni di contributi versati e 57 anni di età, oltre a cinque anni di versamenti in un fondo pensione complementare.

Possono beneficiare anche le persone che sono state disoccupate per 24 mesi. Per i lavoratori autonomi la pensione integrativa può essere percepita a partire dai 62 anni. Questa misura è stata istituzionalizzata nel 2019 con la Legge di Bilancio.

Andare in pensione prima: una misura viene in aiuto

I soggetti prossimi alla pensione, o coloro che sono rimasti disoccupati per un periodo di due anni o più, hanno la possibilità di utilizzare un metodo conveniente per ritirarsi dal lavoro.

Ingresso Inps
Ingresso Inps- oipamagazine.it

I nati tra il 1961 e il 1966 possono addirittura andare in pensione fino a dieci anni prima dell’età pensionabile prevista.

È importante notare che tale rendita deve essere richiesta al fondo pensione che ha percepito i pagamenti, piuttosto che all’INPS.

Di conseguenza, la pensione e l’eventuale prestazione ai superstiti saranno erogate dal fondo pensione anziché dall’INPS.

Il beneficiario della rendita ha la possibilità di sospendere il pagamento provvisorio in qualsiasi momento. Inoltre, l’individuo può riprendere l’attività lavorativa anche dopo l’inizio della rendita.

Vale la pena notare che la rendita può essere accorpata con il reddito da lavoro e programmi di assistenza sociale come Naspi.

Sebbene questa misura sia unica di per sé, molti hanno anticipato l’attuazione della Quota 41 per il prossimo anno.

Pensioni 2024, le novità negative

Il governo, in particolare la Lega, aveva combattuto duramente per questa misura. Tuttavia, di recente è stato annunciato che a causa di difficoltà di bilancio, la Quota 41 non sarà attuata l’anno prossimo. Una notizia che non ha fatto felice Salvini.

Quota 41
Quota 41-oipamagazine.it

Ciò ha causato molta delusione e gli esperti del settore ritengono che il governo probabilmente prolungherà la Quota 103 anche per il prossimo anno.

Inizialmente, la proposta del governo di estendere la Quota 41 a tutti era stata accolta con entusiasmo, ma le ultime voci parlano di una semplice proroga della Quota 103 e di altre misure previste per questo 2023.

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