Hai un’impresa e ti hanno parlato del VIES, ma non sai esattamente di cosa si tratta? In questa mini guida proveremo a spiegartelo nel migliore dei modi.
Il VIES, ossia l’acronimo per VAT information exchange system, che in italiano si traduce con “sistema per lo scambio di informazioni sull’Iva” non è altro che un motore di ricerca il cui scopo è quello di controllare le varie partite Iva.
Che cos’è il VIES
Il VIES non è altro che un motore di ricerca realizzato dalla Commissione Europea il cui scopo è quello di controllare le partite Iva che risultano essere valide nel perimetro dell’Unione Europea.
Questo dà la possibilità di portare avanti delle ricerche sulle banche dati nazionali riguardo all’Iva di tutti quei Paesi che hanno aderito al sistema. Si tratta di un servizio messo a disposizione in ben 23 lingue europee.
La Commissione Europea non detiene la responsabilità della validità delle informazioni che fornisce il VIES né tantomeno si occupa della correzione o delle cancellazione di tali dati. Infatti il compito del VIES è quello di raggruppare tutte le informazioni date dalle autorità nazionali competenti.
Controllare che queste informazioni siano veritiere o che queste debbano essere corrette o cancellate quindi non è compito della Commissione Europea. Utilizzando il VIES si potrà quindi controllare se una partita Iva è registrata o meno.
Attraverso una semplice ricerca quindi si potrà ottenere ogni informazioni riguardo alla partita Iva. Nel caso in cui la ricerca porti i risultati positivi, il VIES dà tutte le informazioni richieste mentre, se la risposta risulta essere non valida, vuol dire che ci troviamo di fronte ad una partita Iva inesistente, oppure che non è stata attivata nell’Unione Europea o che per il momento risulta ancora essere in fase di registrazione.
Nel caso in cui non si riesce a trovare una partita Iva utilizzando il VIES, non vuol dire che tale informazione necessariamente non esista. In casi del genere, la soluzione migliore è quella di chiedere supporto all’amministrazione fiscale.
Come si utilizza il VIES
Per portare a termine delle operazioni tra i vari Paesi dell’Unione Europea, la registrazione sul VIES risulta essere obbligatoria. Si tratta comunque di una registrazione che può essere cancellata in qualsiasi momento.
Per fare l’iscrizione si potranno seguire due diverse modalità che si differenziano dal fatto se si possieda oppure no già una partita Iva. Coloro che non ne sono in possesso dovranno riempire ogni campo dei modelli AA9 e AA7 presente in “operazioni intracomunitarie“, dei modelli proposti dell’Agenzia delle Entrate.
Il primo modulo, ossia l’AA9, è dedicato agli imprenditori individuali insieme ai lavoratori autonomi mentre il secondo deve essere compilato da soggetti diversi da persone fisiche. Coloro che invece non possiedono una partita Iva potranno effettuare la registrazione attraverso i servizi telematici proposti dall’Agenzia delle Entrate la quale può avvenire sia di persona che attraverso un soggetto che ne fa le veci.
Coloro che procedono con la richiesta, verranno registrati nello stesso istante in cui l’Agenzia delle Entrate riceve la domanda. Inoltre bisogna sapere che anche la revoca deve essere fatta attraverso una comunicazione telematica sempre all’Agenzia delle Entrate.
Nel nostro Stato risulta essere obbligatoria la registrazione al VIES da parte di tutti coloro che operano nei territori dello Stato. E’ facoltativa invece per i soggetti non residenti ma che consegnano la dichiarazione soltanto ai fini dell’Iva.
Coloro che si iscrivono al VIES verranno sottoposti a dei controlli periodici dall’Agenzia delle entrate. Queste verifiche sono necessarie per:
- verificare se il contribuente stia adempiendo ad ogni onere fiscale;
- per l’aggiornamento delle informazioni riguardo la partita Iva;
- per la cancellazione di coloro che per quattro trimestri consecutivi non sono stati in regola con la lista delle operazioni portate avanti nel territorio dell’Unione Europea.