È in arrivo un altro bonus figli, che arriva fino a 3.000 euro. Si tratta del Bonus Asilo Nido, un toccasana per molte famiglie. Ecco le modalità di richiesta del bonus.
Tutti sanno che in Italia, le scuole per l’infanzia e gli asili nido sono istituzioni che offrono servizi educativi e di cura per i bambini di età compresa tra i 3 mesi e i 6 anni.
Sono gestiti sia dal settore pubblico che da quello privato e sono destinati a fornire ai bambini un ambiente sicuro, stimolante e accogliente per sostenere il loro sviluppo cognitivo, emotivo e sociale.
Per ricevere un contributo compreso tra 1.500 e 3.000 euro, è possibile presentare domanda del Bonus Asilo Nido attraverso il sito dell’INPS. Tale misura è compatibile e cumulabile con l’Assegno Unico.
Bonus Asilo Nido confermato
La stragrande maggioranza degli aiuti alle famiglie è incorporata nell’Assegno Unico Universale.
Restano però al di fuori di questo ombrello alcuni programmi, tra cui il Bonus Asilo Nido che è stato confermato per l’anno 2023.
Questo bonus può arrivare fino a 3000 euro in modo da coprire i costi della scuola materna pubblica o privata per i bambini fino a tre anni che sono nati, adottati o in affido tra gennaio e agosto 2023
Il bonus è applicabile anche alle spese sostenute per l’assistenza domiciliare nei casi in cui i bambini con malattie croniche non possano frequentare la scuola dell’infanzia.
Insomma, il Bonus Asilo Nido rappresenta un aiuto concreto per le famiglie che non possono sobbarcarsi tutte le spese per poter mantenere i figli piccoli agli asili nido.
Fino a 3.000 euro di Bonus Asilo Nido
Le richieste possono essere presentate tramite il portale dell’INPS e saranno accettate a partire dal primo di agosto.
Il rimborso sarà concesso soltanto per le mensilità effettivamente saldate e l’importo massimo annuo può variare da 1500 a 3000 euro.
Dato che si tratta di un rimborso, l’ammontare non potrà superare l’importo effettivamente pagato. Quindi, conviene prima farsi bene i calcoli.
La somma richiesta dipenderà dall’ISEE del minore per il quale si intende chiedere il contributo. Nel caso di figli di coppie sposate o conviventi, l’ISEE del minore deve essere lo stesso dell’ISEE ordinario.
Invece, nel caso di figli di genitori non sposati e nemmeno conviventi, sarà necessario richiedere l’ISEE specifico per i minorenni.
Ecco di seguito gli importi che sono previsti:
- 3.000 euro, da distribuire in undici rate mensili del valore massimo di 272,72 euro cadauna e per redditi ISEE che non superano i 25.000 euro;
- 2.500 euro (undici rate mensili da 227,27 euro) per redditi ISEE compresi tra 25.001 e 40.000 euro;
- 1.500 euro (136,37 euro mensili) per redditi ISEE maggiori di 40.000 euro o in mancanza di ISEE.
Per il caso appena descritto sopra, è possibile presentare l’ISEE anche dopo aver inoltrato richiesta del bonus.
Tuttavia, la somma potrebbe essere aggiornata a partire dal mese successivo senza la possibilità di ricevere i soldi arretrati.
Per quanto riguarda le domande, queste vanno presentate soltanto per via telematica mediante l’accesso all’area riservata dell’INPS.
Per effettuare l’accesso si può usare il CIE, lo SPID o il CNS. In alternativa, è possibile contattare al numero 803 164 il Contact Center, oppure fare richiesta del servizio al CAF o al patronato.