Si sente parlare di un bonus 90 euro a favore dei pensionati. Di cosa si tratta esattamente? A quali categorie è destinato?
Nel nostro Paese, le pensioni vengono pagate mensilmente. Però, la data di pagamento può variare a seconda della categoria di pensione e dell’istituto previdenziale che la eroga.
Per esempio, i pensionati dell’INPS (Istituto Nazionale della Previdenza Sociale), che è l’ente previdenziale più grande in Italia, ricevono il pagamento della loro pensione il primo giorno lavorativo del mese.
Tuttavia, se il primo giorno del mese cade di sabato o di domenica, il pagamento viene effettuato il giorno lavorativo precedente.
La tornata di pagamenti delle pensioni per questo mese di maggio è già passata. Milioni di italiani si sono recati presso gli uffici postali della propria città per riscuotere la pensione.
Il calendario solare ha designato il 1° maggio 2023 come un giorno festivo in onore della forza lavoro, che è conosciuto come Festa dei Lavoratori.
Conseguentemente, le pensioni sono state pagate a partire dal 2 maggio. Quindi, la convocazione dei pensionati per il ritiro della pensione è stata posticipata di un giorno e conseguentemente è stato spostato il giorno assegnato all’ultimo gruppo in fila (l’8 maggio, per i cognomi che iniziano con S e finiscono con Z).
INPS sotto pressione
Il mese di maggio rappresenta un’occasione unica per risolvere le diverse sfide che hanno afflitto l’operato dell’INPS nel recente passato.
Queste sfide includono, ma non sono limitate, a ritardi e sospensioni illecite che hanno impedito o interrotto la consegna tempestiva dei trattamenti.
La causa principale di questi problemi può essere ricondotta alle procedure burocratiche sia dell’Istituto che di altri uffici governativi incaricati di verificare l’identità dei cittadini interessati.
Sulla base delle suddette premesse, l’INPS si impegna a saldare i propri debiti nei confronti degli utenti con esito positivo del controllo nell’arco temporale compreso tra aprile e maggio.
I ritardi, che si protraggono da settimane, hanno comportato morosità e conguagli che andranno a confluire nella maturazione dell’importo accumulato.
Di conseguenza, tale periodo potrebbe segnare la fine del processo di liquidazione dei debiti dell’INPS.
Inoltre, la suddetta dovrebbe essere modificata per adeguarsi alle più recenti disposizioni dettate dalla legge di bilancio.
Ciò comporta l’assoggettamento integrale ai più recenti aggiustamenti inflattivi dettati dall’Istat.
Purtroppo, il processo di ricalcolo è stato più lungo del previsto all’interno dell’istituto di previdenza sociale.
Di conseguenza, eventuali discrepanze accumulate dal 1° gennaio saranno solo esacerbate.
Bonus 90 euro ai pensionati: di cosa si tratta?
Nell’ambito del processo di rivalutazione, le pensioni minime, comprese quelle per le persone di età superiore ai 75 anni, saranno aumentate a 600 euro fino alla fine dell’anno.
Altri introiti e proventi, ancora, potrebbero derivare dall’interesse verso le opportunità di “sconto”. Il calendario fiscale dell’Agenzia delle Entrate segna, ormai in dirittura d’arrivo, il termine per presentare la richiesta per l’esenzione dal pagamento del canone Rai.
In pratica, gli over 75 (che sono i soggetti coinvolti) potranno evitare l’addebito dei 90 euro annuali sulla bolletta della luce.
Per questo, sarà necessario compilare una dichiarazione sostitutiva con la quale si attesta di non possedere alcun apparecchio televisivo e di non avere un reddito maggiore di 8mila euro, ma anche conviventi in casa che presentano un reddito proprio.