Chi vuole ottenere in busta paga un rimborso fino a 200 euro, entro il 31 maggio 2023 deve assolutamente inviare questo documento.
I contribuenti attendono i rimborsi fiscali per le spese sostenute nel 2022. Nonostante l’odio degli italiani per la stagione della dichiarazione dei redditi, i rimborsi possono raggiungere cifre considerevoli e la dichiarazione precompilata semplifica la vita.
Attualmente, la dichiarazione precompilata dei redditi è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate e gli italiani stanno iniziando a controllarla proprio in questi giorni.
Il mese di maggio è caratterizzato da numerose scadenze fiscali. La prima scadenza importante da ricordare è l’esonero dal Canone RAI, che consente un risparmio di novanta euro all’anno.
Tuttavia, la scadenza più significativa è quella della dichiarazione dei redditi: dal 2 maggio è possibile visualizzare la precompilata 2023, mentre dall’11 maggio è possibile inviarla.
Nella precompilata, l’Agenzia delle Entrate ha già inserito i dati relativi ai redditi, ma anche le ritenute e i vari versamenti.
In tanti non considerano questa spesa detraibile
La dichiarazione precompilata include spese deducibili e detraibili già inserite e il contribuente può scegliere se inviarla così com’è o modificarla.
Le modifiche possono comprendere l’aggiunta o la correzione di dati e l’aggiunta di altre spese deducibili o detraibili che l’Agenzia non ha provveduto a inserire.
All’interno della precompilata, il governo ha aggiunto e rimosso alcune spese per le quali è possibile richiedere il rimborso.
I CAF mettono in evidenza che ricordare tutte le detrazioni è complicato e molti contribuenti non usufruiscono dei benefici fiscali a cui hanno diritto, poiché potrebbero essere state introdotte solo nell’ultima Finanziaria e poco conosciute.
Se si sono sostenute spese relative all’attività fisica adattata si può richiedere l’agevolazione fiscale indicando l’importo speso nel rigo G15.
Inoltre, i contribuenti possono beneficiare di un rimborso fino a 200 euro se hanno sostenuto spese relative all’intermediazione immobiliare nell’anno precedente.
Chi ha acquistato un immobile per la sua prima residenza e cerca la guida di un agente di cambio, potrebbe usufruire di una detrazione fiscale del 19% sulle proprie spese, con un tetto massimo di 1000 euro.
Per beneficiare di questo sconto, è necessario divulgare i dettagli del contratto, l’agente immobiliare e le spese sostenute, che devono essere verificabili. Così facendo, si potrebbe ottenere una somma di 200 euro.
Come sfruttare il rimborso
Per accedere ai 200 euro e inserire i relativi dati è necessario prima accedere alla piattaforma dell’Agenzia delle Entrate e autenticarsi tramite SPID, Carta d’Identità Elettronica o Carta Nazionale dei Servizi.
Una volta effettuato l’accesso, è necessario verificare l’esattezza dei dati e potrebbe essere necessario inserire eventuali informazioni pertinenti relative all’intermediazione immobiliare o ad altre detrazioni.
Per l’attività fisica adattata, il contribuente può chiedere l’agevolazione fiscale inserendo l’importo speso nel rigo G15.
Ben 200 euro possono arrivare a chi nell’anno scorso ha erogato spese per l’intermediazione immobiliare, ma anche per altre tipologie di detrazioni.
Di regola, i rimborsi fanno capolino entro il mese successivo partendo da quando è stato presentato il modello.
Chi desidera rintracciare tale voci all’interno della propria busta paga nel mese di luglio, la precompilata deve essere modificata e poi inviata entro e non oltre il 31 maggio 2023.