Si chiama il metodo della valvola e viene messo in atto dai furbetti dell’energia. In questo modo il consumo resta tale ma si paga meno sulla bolletta.
La questione del costo dell’energia è da tempo un problema persistente per l’Italia e per l’Europa nel suo complesso. I cittadini sono stati costretti a fare di necessità virtù per affrontare questi aumenti.
Esattamente un anno fa, in concomitanza con lo scoppio dei conflitti in Ucraina, si sono messi in moto una serie di eventi.
Questi eventi hanno portato con sé un effetto a catena che è stato avvertito in tutta Europa, proprio come un incendio.
Un impatto importante è stato l’aumento esponenziale dei prezzi dei prodotti alimentari, che ha portato ad un’inflazione diffusa nell’industria alimentare.
In questo contesto, le spese affrontate dai cittadini europei sono state in alcuni casi il doppio rispetto a quanto facevano negli anni precedenti.
Da segnalare, inoltre, l’impennata dei prezzi dell’energia, significativamente attribuita ai conflitti ucraini.
Di conseguenza, le principali società fornitrici di energia sono state costrette ad aumentare i propri canoni mensili di fatturazione, con conseguente aumento dei costi per i consumatori e con conseguente aumento dell’inflazione in tutto il settore alimentare.
L’intervento da parte dei governi europei
In questo periodo davvero impegnativo e quasi inquietante, fortunatamente l’intervento dei governi europei è stato rapido e tempestivo, con diverse misure volte a contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia e ad aiutare le fasce di popolazione più vulnerabili.
Concentrandoci sul governo italiano, ad esempio, ricordiamo prima di tutto il noto bonus energia da 150 euro, che può essere scalato direttamente dai consumi delle bollette mensili dell’energia.
Inoltre, vi sono tutte le agevolazioni e le detrazioni previste per acquistare un nuovo elettrodomestico, caratterizzato da consumi ridotti rispetto a quelli di qualche anno fa, che permettono un risparmio significativo alla fine del mese.
Infine, menzioniamo il Superbonus 110%, che fino a poco tempo fa garantiva il rimborso totale dei costi inerenti all’installazione di un impianto fotovoltaico in casa propria, con tutti i benefici che ne derivano. Ma tutto questo è stato davvero sufficiente?
Il trucco dei furbetti dell’energia
In risposta alla crisi imperante, alcuni “furbetti dell’energia” hanno escogitato un piano per eludere i pagamenti del gas.
Cerchiamo di approfondire questo metodo, che dobbiamo sottolineare che è illegale e che comporta delle azioni legali per chi lo mette in atto.
In genere, questi trasgressori scelgono di chiudere la valvola del contatore prima di smontarla completamente e praticare un foro nella membrana.
Questo metodo consente al gas di fluire ancora, anche se a un ritmo molto più lento del solito, più che sufficiente per riscaldare l’ambiente e fornire il servizio di acqua calda in casa.
La distinzione fondamentale sta nel mancato riavvio del contatore, che a sua volta non registra i consumi dell’utenza.
È imperativo ricordare che tale comportamento attira misure punitive e deve essere evitato a tutti i costi.
In Italia, il furto di gas è punito dal codice penale con l’articolo 625 bis, che prevede la reclusione da sei mesi a tre anni e una multa che può variare da 1.000 a 5.000 euro.
Inoltre, il gestore della rete del gas può applicare una sanzione amministrativa pecuniaria, che può arrivare fino a 10.000 euro.
Infine, l’autorità giudiziaria può ordinare la confisca dei beni utilizzati per commettere il reato, come ad esempio il contatore manipolato.