Leonardo è una delle principali aziende dell’economia italiana, attiva nel settore della sicurezza, difesa e aerospazio. Operando nei settori di cui sopra è considerata di grande interesse strategico ragion per cui uno dei suoi maggiori azionisti è il MEF (Ministero dell’economia e delle finanze) che ne detiene le azioni per il 30% circa cos’ come per le azioni finmeccanica.
Dal 1993 l’azienda è quotata in borsa, aprendo la possibilità ai privati di acquistarne parte delle azioni ed attualmente l’azionariato individuale copre meno del 18% del capitale, mentre circa il 50% è detenuto da investitori istituzionali tra cui la francese MBDA, leader nel settore missilistico che collabora con Leonardo nell’ambito di progetti sul nucleare.
Precedentemente denominata Finmeccanica, nel 2016 si quotò come azioni Leonardo Finmeccanica Spa ed assunse l’attuale denominazione dopo aver inglobato AleniaAermacchi, OTO Melara, AgustaWestland, Wass e Selex.
Gran parte del suo fatturato, così come per il titolo Finmeccanica in borsa, proviene dalla produzione dei settori Elicotteri e Velivoli ma notevole importanza assumono anche la Cyber Security e l’Elettronica; la sua affidabilità ne ha fatto la terza azienda europea nel settore della difesa e una delle più grandi nella strategic industry globale.
Al momento registriamo l’interessamento di Rheinmetall ad assumere quote di minoranza nelle aziende italiane della difesa, secondo le parole dell’AD Armin Papperger, il quale ha espresso l’intenzione di voler acquistare una partecipazione in OTO Melara, attualmente partecipata controllata dalla Leonardo company.
Nonostante l’auspicio di tutti è rivolto al raggiungimento di un accordo tra Ucraina e Russia che possa garantire l’immediato cessate il fuoco, la crisi ha assunto dimensioni globali, tali da non poterne ignorare la portata in termini di equilibri geopolitici e militari.
Un primo segnale in tal senso è stato dato dal nostro Parlamento che, con una larga maggioranza, ha approvato un ordine del giorno impegnativo per il Governo Draghi circa l’incremento delle spese per la difesa al 2% del PIL, secondo quello che è lo standard richiesto dalla NATO.
Tale decisione porterà ad un aumento del Budget destinato alla difesa di circa 13 mld di euro, per un totale di 38 mld annui.
Leonardo, il cui order intake è di circa 15 mld, è ovviamente molto interessata da tale prospettiva che, a livello europeo, se produrrà la stessa volontà di allineamento agli standard NATO in altri paesi, produrrà un aumento di spending nazionale nell’ordine degli 80 mld di euro.
Le azioni Leonardo attualmente attraversano un buon momento a Piazza Affari, con un interessante target price fissato a 11,6 euro.
Il titolo sta facendo segnare un prolungato momento di performance positive, in positivo con +7,6% nell’ultima settimana, +45,5% nell’ultimo trimestre e un ottimo +11,25% su base annua.
Nel breve periodo la posizione degli analisti è tendenzialmente neutral con target a 9,7 euro e stop loss a 8,1 ma leggermente al rialzo nel medio e lungo periodo.
Dunque ottime prospettive per Leonardo spa che sicuramente porteranno dall’attuale BUY reduce ad uno STRONG BUY nelle prossime settimane.
Ricordiamo che nell’ultimo anno il titolo ha fatto segnare un minimo di 5,75 e un massimo di 9,61; nella seduta odierna a Piazza Affari il titolo viene scambiato al momento a 8,85 euro, in progresso rispetto a ieri dell’1,93%.