Un top manager dev’essere pronto a tutto, anche a rischiare di perdere parte del compenso per le alterne sorti a livello finanziario dell’azienda che guida: quando si tratta dei “numeri 1” delle multinazionali leader del mercato, molto spesso i milioni sono spiccioli e poco importa se il saldo del conto in banca cambia di qualche zero (in più o in meno).
Come investono i loro soldi le persone ricche?
Le cifre guadagnate dai grandi dirigenti dei colossi dell’industria e del commercio su scala mondiale farebbero girare la testa a qualsiasi comune mortale, ma vale la pena ogni tanto segnalare i record d’incassi di volta in volta siglati da questo o quel “Paperon de’Paperoni”.
Il caso di Jeff Bezos, influente CEO della corazzata dell’e-commerce Amazon, non poteva passare inosservato, grazie all’entità e alla tempistica del “bottino” portato a casa dal 52 enne statunitense senza colpo ferire, al termine di una seduta di Borsa che sembra destinata a rimanere nella storia della finanza.
L’impennata fenomenale del titolo a Wall Street ha infatti permesso, alla fine del mese scorso e cioè due settimane or sono, all’amministratore delegato del gruppo di Seattle di intascare qualcosa come 6 miliardi di dollari (circa 5 mld e 300mila euro) in 20 minuti nell’ambito di una capitalizzazione aziendale da record quantificata in 526,41 miliardi.
Chi non vorrebbe essere nei panni di Bezos in questo momento? Al di là degli indiscutibili meriti personali del prestigiosissimo CEO di Amazon, figura di spicco dell’imprenditoria americana capace di “fare scuola” nel mondo per spirito d’innovazione e carisma ben sfruttato anche sul piano mediatico, si può parlare in situazioni simili di personaggi predestinati a una carriera di successo, assistiti nei momenti che contano sul lavoro da una buona stella.
“Business is business” commenterebbero a modo loro i fan del turbo-capitalismo a stelle e strisce: un motto che in effetti può spiegare tutto con una semplice ma non proprio banale battuta…