La crisi è forte e pagare un mutuo è sempre più difficile. Insomma capita spesso di saltare qualche rata per poi recuperarla. Le cose adesso si complicano per i proprietari perchè le banche potranno prendersi le case dei mutuari senza pignorarle ed evitando il passaggi in tribunale. Possibile? Sì, basta una morosità di sette rate per perdere tutto. Quanto accennato nelle scorse settimane diventerà realtà grazie ad una nuova norma del governo Renzi che punta ad accelerare il recupero dei crediti per gli istituti bancari e svuotare le aule giudiziarie dalle cause infinite.
In sostanza si autorizza il creditore a prendersi la casa finanziata e venderla, i soldi ottenuti copriranno il credito con la banca e l’eventuale residuo (qualora ci fosse) andrebbe al proprietario (ex) dell’immobile. Il governo attua la direttiva europea sui mutui ipotecari ma fa così venir meno il cosiddetto “patto commissorio” previsto dal nostro codice civile. Un modo per tutelari i titoli ed evitare abusi dalle banche ora invece l’articolo viene riscritto dopo 75 anni.
Mutuo, se la banca fallisce cosa succede?
Cosa prevede la norma? E’ sufficiente che il cliente sia moroso di sette rate anche non consecutive per consentire alla banca di entrare in possesso dell’immobile. Considerando mutui ventennali o trentennali sette rate sono poca cosa rispetto al totale e la clausola inserita dalla banca non può essere contestata dal cliente che al massimo può decidere di non ottenere più il mutuo.
Si superano alcune fasi: pignoramento, ufficiali giudiziari, aste e così via. Non esiste un prezzo stabilito e questo comporta ulteriori rischi di abuso, insomma per il debitore non ci sono garanzie.