Momento positivo per il titolo Mediolanum, anche se sulla situazione attuale e sulle prospettive pesano i ben noti avvenimenti in Ucraina.
Il titolo, infatti, dopo un 2021 da record per il gruppo guidato da Massimo Doris, ha fatto registrare una flessione a febbraio ma gli analisti hanno subito interpretato il segno meno come una conseguenza dei prevedibili realizzi, dovuti anche allo stacco della cedola di ben 0,58 euro per azione per oltre 427 mln di dividendi.
Storicamente il titolo Mediolanum ha sempre garantito una proverbiale stabilità nelle quotazioni, tendenza che con ogni probabilità manterrà nel 2022, sempre al netto delle oscillazioni dovute alla crisi tra Ucraina e Russia.
La banca, infatti, nel 2021 ha fatto registrare utili pari ad oltre 713 milioni di euro, per un +64% su base 2020.
A pesare in positivo sui conti, l’ultimo trimestre particolarmente positivo, superiore alle previsioni degli analisti, risultato raggiunto grazie al margine d’interesse e alle commissioni bancarie.
Nei primi due mesi del 2022 il trend si conferma positivo: il gruppo ha diffuso i dati della raccolta netta, molto solida sia a gennaio (+34% sul 2021) che a febbraio.
Previsioni 2022
Il numero uno Doris esprime ottimismo (e punta a migliorare i dati record registrati lo scorso anno; l’obiettivo di migliorare i 9,1 mld di raccolta del 2021 risulta alla portata, cos’ come confermato dalle stime degli analisti riviste al rialzo (www.bancamediolanum.it).
In borsa, i buoni risultati commerciali hanno avuto ovviamente molti effetti positivi: Equita ha confermato la raccomandazione Buy sul titolo e aggiustato al rialzo il target, passato da 10 euro a 10,2 mentre per Intesa Sanpaolo il target è addirittura superiore (10.4).
Conviene investire?
Il discorso sull’appeal delle quotazioni mediolanum può essere comprensibilmente traslato per la maggior parte dei titoli quotati sui mercati europei; pesa troppo l’incertezza sull’esito del conflitto tra Russia e Ucraina che investe praticamente ogni settore dell’economia, dal comparto energetico alle materie prime, ai prodotti alimentari e per finire al settore bancario e finanziario.
Nonostante ciò, su Mediolanum è possibile mantenere un profilo di ottimismo al di là delle ovvie indecisioni; probabilmente il fallito aggancio a quota 9 euro è da far risalire proprio al profilarsi del conflitto purtroppo deflagrato ma ampiamente previsto dagli analisti internazionali.
Attualmente il titolo è scambiato a 7,6 euro a Piazza Affari, in netto progresso rispetto allo scivolone dovuto allo scoppio del conflitto in Ucraina, ed attualmente viaggia spedito verso quota 8.
Le previsioni sono, al momento in cui scriviamo, in discesa sul medio e lungo periodo ma è facile prevedere una aggiustamento in senso opposto dopo le buone performance di questi giorni
Per chi volesse prendere in considerazione di investire mediolanum banca, le attuali analisi strategiche prevedono l’apertura di posizioni rialziste, con una Buy Area di 6 e target di 7/7,5 con stop loss 5,5, ed un Buy Up di 10 per target di 11711,5 e stop loss a 95, nello scenario di Medio-Lungo Periodo.
Da tenere, comunque, d’occhio i volumi e gli indici di bmed in quanto le indicazioni sul breve appaiono ancora poco chiare, con lo stocastico a 71, quindi nella parte inferiore del suo range di oscillazione.
Ricordiamo che, su base annuale, la quotazione mediolanum ha fatto registrare uno storico minimo a 5,87 e un massimo a 9,8.